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Crisi, la Commissione Ue smentisce:
"Nessun piano segreto di salvataggio dell'euro"

Un settimanale tedesco aveva annunciato riforme rivoluzionarie con misure per fronteggiare la tempesta economica. Bruxelles: "Al lavoro per un euro più forte"

Afp

La Commissione europea smentisce l'esistenza di un piano segreto per ristrutturare l'eurozona annunciato dal domenicale tedesco "Die Welt am Sonntag". "Si sta facendo confusione - chiarisce una portavoce - il presidente Barroso è al lavoro con i presidenti del Consiglio Van Rompuy, dell'Eurogruppo Juncker e della Bce Draghi per approfondire l'Unione economica e monetaria, come da mandato dei leader del vertice informale del 23 maggio".

La portavoce della Commissione europea, Pia Ahrenkilde Hansen, ha anche specificato che nell'agenda dell'incontro di stasera tra Barroso e Merkel "ci sarà l'unione bancaria" e la proposta di Fondo di risoluzione bancaria. Mercoledì è infatti attesa l'approvazione da parte della Commissione europea della direttiva volta a spianare la strada al meccanismo salva-banche.

Il domenicale tedesco "Die Welt am Sonntag" aveva annunciato la preparazione di un piano segreto da parte della Banca centrale europea e della Commissione di Bruxelles per rafforzare l'euro e dimostrare al mondo che, dopo due anni di crisi, l'Ue potesse dire di avere imboccato la strada giusta. Nel superpiano per una "nuova Europa" ci sarebbero state riforme istituzionali e provvedimenti per la ripresa economica.

Sempre secondo il settimanale i vertici dell'Eurozona avrebbero incaricato il presidente della Bce Mario Draghi, il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, di produrre una bozza del piano per la fine di giugno e presentarne gli "elementi chiave" al summit dei 27 giugno, da includere nella dichiarazione finale del vertice. Un'intesa collettiva sulla roadmap, dal potenziale definito "rivoluzionario" dall'organo di stampa tedesco, sarebbe stata prevista poi per fine anno.

Sarebbero state quattro le aree principali del progetto: riforme strutturali comuni, politica di bilancio integrata, unione bancaria e unione politica.

Intanto, Mario Monti si prepara ad affrontare forse il mese più difficile per il suo governo. Oltre al G20, che si terrà in Messico, c'è il vertice di Bruxelles del 28 giugno che il premier dovrà preparare a Roma il 22 giugno in una riunione con Angela Merkel, che continua ad opporsi agli eurobond, il presidente francese François Hollande e lo spagnolo Mariano Rajoy.