FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Tasse, Cgia: "Stangata di fine agosto da 29 miliardi di euro"

Sono infatti undici le scadenze di questo mese. A pesare di più sulle tasche dei contribuenti sarà lʼIva, previsto un gettito di 13 miliardi

un euro,soldi
ansa

Stangata di fine agosto per i contribuenti italiani. Il Fisco, spiega infatti la Cgia di Mestre, non va in ferie ed è pronto a riscuotere, oltre 29 miliardi di imposte. Le principali scadenze fiscali/contributive di questo mese sono 11. La voce che da un punto di vista economico "graverà" maggiormente sulle tasche dei contribuenti sarà l'Iva: il gettito dovrebbe superare infatti i 13 miliardi di euro.

Gettito e scadenze di agosto - Oltre l'Iva entro fine agosto ci sarà il versamento da parte dei datori di lavoro delle ritenute Irpef dei dipendenti e dei collaboratori, pari ad un importo di 7,6 miliardi di euro e il pagamento del saldo e dell'acconto Irpef che dovrebbe garantire un gettito di 2,45 miliardi. Altri 1,7 miliardi giungeranno nelle casse dello Stato dal pagamento dell'addizionale Irpef, mentre dall'Irap e dall'Ires sono previsti altri 3 miliardi di euro. Infine, i lavoratori autonomi dovranno versare le proprie ritenute Irpef per un importo che dovrebbe toccare 1,3 miliardi di euro.

L'allarme della Cgia: "Possibile aumento delle tasse" - Dalla Cgia arriva anche un allarme per un possibile aumento del carico fiscale sui contribuenti. Nel 2015 il governo ha deciso di tagliare la spesa pubblica di 17 miliardi di euro, con un impegno minimo da raggiungere che non potrà essere inferiore ai 4,4 miliardi di euro.

Nel caso il governo non sia in grado di centrare questo obbiettivo minimo, scatterà la cosiddetta "clausola di salvaguardia". In altre parole, come ha confermato nei giorni scorsi il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, a fronte del mancato taglio della spesa, i contribuenti saranno chiamati a sopportare un aggravio fiscale di 3 miliardi di euro, a seguito della riduzione delle agevolazioni/detrazioni fiscali e all'aumento delle aliquote, mentre i ministeri dovranno tagliare la spesa per un importo di almeno 1,44 miliardi di euro.