Vita quotidiana: i piccoli gesti ecofriendly che aiutano il pianeta
Non solo raccolta differenziata, ma una somma di buone abitudini che possono davvero aiutare

Il mondo si salva anche con i piccoli gesti. Se siamo convinti che il problema del riscaldamento globale, l’invasione della plastica negli oceani e il controllo delle emissioni sia di esclusiva competenza dei governi, non potremmo commettere un errore più grave. E’ un problema dei popoli e delle persone, e ciascuno di noi può, anzi deve, fare la sua parte. Si tratta spesso di buone pratiche quotidiane, che costano poco in termini di fatica e quasi niente a livello economico, ma che possono essere di reale aiuto nella situazione di sofferenza attuale del nostro pianeta. Perché da una somma di piccoli gesti individuali, si può ottenere un totale collettivo di peso significativo.
IN CASA – Le nostre abitazioni sono luoghi in cui si spreca moltissimo e in cui possiamo intervenire in modo efficace, anche perché tutto dipende solo da noi. Oltre alla raccolta differenziata dei rifiuti, da effettuare scrupolosamente seguendo le indicazioni fornite dai comuni di residenza, ci sono molte buone pratiche di facile applicazione. La casa deve essere mantenuta in condizioni di efficienza: verifichiamo la “tenuta” delle finestre, combattendo gli spifferi e le dispersioni di calore. Se dobbiamo sostituire un elettrodomestico, preferiamo quelli a migliore efficienza energetica che garantiscono risparmi sul consumo elettrico. Si risparmia elettricità anche utilizzando le lampadine a led e, soprattutto, ricordandosi di spegnere la luce quando si esce da una stanza. Occhio anche alla temperatura degli ambienti domestici: per stare bene non serve avere un clima tropicale: verifichiamo quindi l’efficienza del nostro impianto di riscaldamento e utilizziamo le valvole termostatiche per avere il giusto tepore senza sprechi. Attenzione anche allo stand-by di molti elettrodomestici: non sono proprio spenti e continuano a consumare quantitativi di elettricità, piccoli ma del tutto inutili.
LA SPESA – Non esageriamo con le quantità di cibo acquistato e non lasciamoci troppo lusingare dalle offerte speciali: inutile risparmiare il 20% se poi buttiamo la metà del prodotto perché non riusciamo a consumarlo entro la data di scadenza. Prendiamo l’abitudine di congelare gli avanzi e scegliamo di preferenza prodotti locali, frutta e verdura di stagione, più salutari, convenienti e a chilometri zero. e,,invece delle classiche buste di ecoplastica del supermercato,, serviamoci degli shopper riutilizzabili, meglio ancora se di tela.
GLI IMBALLAGGI – Sono una vera piaga ambientale. In alcuni supermercati è stato installato un contenitore per una raccolta differenziata ad hoc: in tutti gli altri casi, verifichiamo in quale tipo di differenziata vanno collocati. Si vanno ormai diffondendo le confezioni di materiali riciclabili, ma in molti casi si possono evitare del tutto, scegliendo ad esempio prodotti alla spina: oltre a detersivi e saponi, ci sono anche pasta, legumi, olio e molto altro. Sì, invece, a vasetti di vetro e di alluminio e a tutto ciò che è riutilizzabile.
IL BUCATO – Ci sono detersivi ecocompatibili a basso impatto ambientale che lavano bene, sono biodegradabili e non danneggiano l’ambiente. In ogni caso, non eccediamo con le quantità: più sapone non significa bucato più pulito. Se utilizziamo la lavatrice e la lavastoviglie solo a pieno carico, risparmieremo energia elettrica, detersivi e anche la vita dei nostri capi.
L’ACQUA – Una delle peggiori abitudini in assoluto è quella di lasciare i rubinetti aperti, lasciando scorrere acqua a fiumi. Un getto è sufficiente a pulire i piatti prima di metterli in lavastoviglie e per fare una bella doccia non occorre trascorrere venti minuti sotto l’acqua. Allo stesso modo, quando ci si lava i denti il rubinetto può rimanere chiuso; lo sciacquone del bagno va lasciato aperto per il tempo strettamente indispensabile e, facendo la doccia invece del bagno, si può risparmiare anche il 50% dell’acqua.
LA PLASTICA – In questo periodo è considerata la nemica numero uno. Per limitarne l’uso, possiamo sostituire una borraccia alla bottiglietta di minerale da portare con noi; scegliamo il cartone per piatti e bicchieri usa e getta (da utilizzare comunque il meno possibile), per il nostro tempo libero scegliamo i locali e gli eventi plastic free. Un'altra cautela da adottare è lo smaltimento delle lenti a contatto usa e getta: come per i bastoncini per pulire le orecchie, non vanno mai buttati nel water, ma smaltite nel contenitore per la plastica. Gli oceani ringrazieranno.
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