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Spiaggia fascista a Chioggia, rimossi i cartelli dopo l'ordine del prefetto

Nel mirino è finito lo stabilimento balneare "Punta Canna" di Gianni Scarpa. Ma il vicesindaco non è dʼaccordo: "Le forze dellʼordine pensino a faccende più importanti"

Spiaggia fascista a Chioggia, rimossi i cartelli dopo l'ordine del prefetto - foto 1
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Sono stati tolti i cartelli fascisti dallo stabilimento "Punta Canna" di Chioggia, nel Veneziano, dopo l'ordinanza del prefetto, che aveva disposto "l'immediata rimozione di ogni riferimento al fascismo contenuto in manifesti e scritte".

Nell'ordinanza si intima inoltre al gestore, Gianni Scarpa, di "astenersi dall'ulteriore diffusione di messaggi contro la democrazia".

La prefettura di Venezia aveva inoltre sottolineato "il pericolo concreto e attuale che la persistenza di tali comportamenti possa provocare esplicite reazioni di riprovazione e sdegno nell'opinione pubblica, così vivamente turbata, con conseguenti manifestazioni avverse e, di riflesso, il rischio di turbative dell'ordine pubblico".

Da "Vietato entrare - camera a gas" alla minaccia di "Manganello sui denti", il proprietario dello stabilimento balneare si era sbizzarrito nello spargere nel luogo cartelli con linguaggio "simil-fascista" tra spiaggia e attrezzature. E il prefetto ha pensato fosse opportuno intervenire.

Il vicesindaco: "Le forze dell'ordine si impegnino in cose più serie" - Farebbe volentieri a meno di questo clamore il vicesindaco di Chioggia, Marco Veronese, che replica alle polemiche sullo stabilimento balneare dicendo: "Perché sprecare le già risibili risorse di uomini della polizia in cose come queste, invece di occuparsi del controllo degli abusivi in spiaggia al quale la polizia locale non riesce a far fronte?".

Veronese, che tra le sue deleghe ha anche quella al Demanio (il caso è quindi di sua competenza), sottolinea che "ci sono cose più serie in cui impegnare le forze dell'ordine. Certo, qualcuno vi ravvede il reato di apologia al fascismo, ma è un questione folkloristica un po' borderline, di cui nessuno tra i turisti, che credo non siano tutti di destra, e i residenti si è mai lamentato. Lo stabilimento, per quello che so, non ha avuto mai problemi di ordine pubblico o altro".