Strage di Erba, Azouz Marzouk chiede la revisione della sentenza
Nel processo Rosa Bazzi e Olindo Romano sono stati giudicati colpevoli di aver ucciso quattro persone lʼ11 dicembre di 13 anni fa. Azouz ha più volte messo in dubbio la colpevolezza dei due
Azouz Marzouk ha chiesto alla Procura generale di Milano di raccogliere elementi per la revisione della sentenza di condanna all'ergastolo per la strage di Erba, per la quale sono stati condannati Olindo Romano e Rosa Bazzi.
Azouz, marito e padre di due delle vittime, aveva messo più volte in dubbio la colpevolezza della coppia, rea confessa e che poi aveva ritrattato. Nella strage, compiuta l'11 dicembre 2006, vennero uccise quattro persone.
L'avvocato di Azouz, Luca d'Auria, contesta in
particolare la genuinità della confessione della coppia,
condannata in via definitiva all'ergastolo in Cassazione.
Sarebbero troppi gli "errori" contenuti nelle confessioni
rispetto a quanto emerso dalle indagini.
La stessa difesa dei coniugi Romano è al lavoro per una
richiesta di revisione della sentenza e nei mesi scorsi aveva
chiesto l'accesso ad alcuni reperti mai analizzati sulla scena del
delitto, come un accendino, un mazzo di chiavi e alcuni peli
ritrovati nell'appartamento.
A questo proposito gli avvocati Fabio Schembri, Luisa
Bordeaux e il professor Nico D'Ascola hanno di recente inviato
al pm di Como una richiesta di accesso ai reperti, sempre in
previsione di una richiesta di revisione della sentenza per l'ex
netturbino e l'ex donna delle pulizie reclusi rispettivamente a
Opera e a Bollate (Milano).
Nella strage furono uccisi Raffaella Castagna, moglie di Azouz, il figlio
Youssef, di poco più di due anni, la madre di Raffaella, Paola
Galli, e una loro vicina di casa, Valeria Cherubini. Rimase
gravemente ferito, e divenne il principale testimone contro i
coniugi Romano, Mario Frigerio, che morì anni dopo.