NEL VARESOTTO

Sterminò la famiglia, rintracciato e arrestato Elia Del Grande | I pm: "È stato aiutato nella fuga"

Il 50enne latitante, condannato a 30 anni per l'uccisione dei genitori e del fratello, è stato individuato a Cadrezzate (Varese)

12 Nov 2025 - 23:25
 © Ansa

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I carabinieri hanno arrestato Elia del Grande, il latitante che si era allontanato dalla casa lavoro di Castelfranco Emilia (Modena) dove stava scontando una condanna a 30 anni di reclusione per aver sterminato la famiglia. Il 50enne è stato rintracciato nel Comune di Cadrezzate (Varese), al termine di un'operazione condotta dai militari dell'Arma di Varese e Modena, con il supporto del Ros di Milano.

Del Grande usava pedalò di notte sul lago di Monate

 Le operazioni di ricerca sono state rese difficoltose dalla conoscenza del territorio da parte del fuggitivo, che si è spostato ripetutamente con facilità tra la ricca vegetazione dell'area tra Ternate, Travedona Monate e Cadrezzate con Osmate. Secondo i procuratori di Modena e Varese, Luca Masini e Antonello Gustapane, Del Grande ha potuto "anche contare su soggetti che lo hanno favorito". Per non farsi prendere Del Grande avrebbe utilizzato pedalò per spostarsi sul lago di Monate, di notte, tra darsene e canneti.

Le indagini e l'arresto di Elia Del Grande

 Le indagini hanno consentito di localizzare Del Grande all'interno di un'abitazione della cittadina nel Varesotto, nella quale l'uomo possiede ancora immobili. Una volta individuato, il 50enne è stato bloccato e arrestato senza incidenti.

La strage e la condanna

 Il 7 gennaio 1998 Del Grande sterminò la famiglia uccidendo padre, madre e fratello. Per quella che fu definita "la strage dei fornai", l'intera famiglia lavorava nel forno di proprietà sempre a Cadrezzate, Del Grande fu condannato a 30 anni in via definitiva. L'uomo, dopo aver scontato 25 anni di pena, era stato ammesso alla misura di sicurezza della libertà vigilata presso la struttura dove doveva trascorrere sei mesi dopo la decisione del Tribunale di Sorveglianza per la sua "pericolosità sociale".

La fuga di Elia Del Grande

 Il 30 ottobre Del Grande fuggì dalla casa lavoro. Negli scorsi giorni l'uomo aveva spiegato le motivazioni del suo gesto in una lettera. "Il mio gesto è dovuto alla totale inadeguatezza che ancora incredibilmente sopravvive in certi istituti, come le case lavoro, che dovrebbero tendere a ri-socializzare e reinserire con il lavoro. Ma la casa-lavoro è ben peggio del carcere e, dopo la decisione del Tribunale di Sorveglianza, mi sono visto crollare il mondo addosso, ho visto perdere tutto". Del Grande nella missiva non aveva specificato il luogo dove si trovava, ma aveva precisato di non essere scappato. "Il disagio che ho visto lì dentro credo di non averlo mai conosciuto e sono scappato anzi, mi sono allontanato", ma "pago ancora fortemente lo scotto del mio nome e di ciò che ho commesso".

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