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Racconto madre, buco di 6 minuti Morte Loris, lei: "Io sono innocente"

Gli esami autoptici: "Il piccolo aveva i polsi legati con le fascette usate per lʼomicidio". Intanto gli elicotteri di polizia e carabinieri sorvolano il Ragusano alla ricerca dello zainetto blu del piccolo. Per gli investigatori non tornano sei minuti

Veronica Panarello andrea loris stival
ansa

"Io ho detto la verità, qui sono tutti contro di me, ma io sono innocente". Sono le parole di Veronica Panarello, madre del piccolo Loris, proprio mentre il cerchio delle indagini sulla morte del figlio pare stringersi attorno a lei. Nuovi inquietanti particolari emergono dagli esami autoptici secondo cui il bimbo aveva i polsi legati con le fascette usate anche per il delitto. Intanto, l'auto della donna è stata ripresa per nove minuti vicino al Mulino.

Racconto madre, buco di 6 minuti Morte Loris, lei: "Io sono innocente"

Quando per fare quel tratto ci vogliono invece solo 3 minuti, quindi Veronica è stata 6 minuti in più e ora gli inquirenti si chiedono perché.

Non tornano 6 minuti

I dubbi sulle fascette della mamma

L'avvocato ha invece ricordato come Veronica, malgrado su di lei aleggino non pochi dubbi, non risulta indagata, e che da madre chiede che le venga restituito il corpo del figlio. "Perché non me lo ridanno, rivoglio il mio bambino, voglio toccarlo, abbracciarlo", ha detto la 25enne, urlando al balcone contro i giornalisti appostati sotto la sua casa.

Non mangia, spesso si rinchiude in un ostinato mutismo, ed è apparsa poco interessata a ricostruire con esattezza l'accaduto, malgrado gli inquirenti sottolineino a più riprese incongruenze e presunte bugie nel suo racconto del giorno i n cui Loris scomparve, venendo poi trovato morti a qualche chilometro da casa.

Gli investigatori paiono certi che la soluzione del giallo sia vicina, il paese, Santa Croce Camerina, nel Ragusano, attende impaziente.

Intanto è caccia allo zainetto del bimbo ucciso: elicotteri di polizia e carabinieri sorvolano le campagne attorno a Santa Croce Camerina (Ragusa) nella speranza di individuare il punto dove potrebbe essere stato gettato. L'ipotesi degli investigatori è infatti che la cartella blu con le cinghie gialle sia stata buttata via dall'assassino o da qualcuno che potrebbe averlo aiutato.

I buchi nel racconto della madre

Padre di Loris: mia moglie è una mamma speciale - La sua è una difesa totale: "Veronica è una mamma speciale, non voglio che si infanghi il nome di mia moglie". Ad una settimana dalla morte del piccolo Loris, il padre Davide Stival ha alzato la voce per sostenere sua moglie e farle sentire tutto l'affetto possibile in un momento in cui il cerchio attorno alla donna sembra stringersi sempre di più.

"Ho detto la verità"

"Abbiamo già tanto dolore", ha ripetuto l'uomo all'avvocato Francesco Villardita che assiste la famiglia, affidandogli un duplice appello: per i giornalisti che da una settimana stazionano 24 ore al giorno sotto casa sua, affinché "non mostrino più le foto dei bambini"; e per i cittadini di Santa Croce Camerina, perché collaborino con le forze di polizia che stanno cercando di dare un volto e un nome all'assassino di suo figlio: "Chi sa parli, aiutateci".

Il cerchio si stringe su Veronica