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Open Arms, sbarcati i 27 minori a bordo | Scontro sulle condizioni di salute, procura chiede ispezione medica

Il capo missione della Ong avverte: "La situazione è fuori controllo"

Open Arms, sbarcati i 27 minori a bordo | Scontro sulle condizioni di salute, procura chiede ispezione medica - foto 1
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I 27 minori non accompagnati a bordo della Open Arms sono sbarcati.

Lo hanno disposto le autorità, mentre la procura di Agrigento ha prima acquisito documenti dalla Guardia costiera, poi ha chiesto un'ispezione medica a bordo per accertare le condizioni reali dei migranti. Sul loro stato di salute si è infatti acceso uno scontro fra i responsabili del presidio medico di Lampedusa e lo staff del Cisom: condizioni non preoccupanti per i primi, pessime per gli altri.

E' scontro sulle condizioni dei naufraghi a bordo - Sulla Open Arms sono ancora presenti 107 migranti, dopo che tra giovedì e venerdì ne sono stati fatti sbarcare 13 per le difficili condizioni di salute e che sabato sono stati fatti sbarcare 27 minori. Ma è proprio lo stato delle persone a bordo che ha aperto un nuovo fronte polemico.

Valutazioni discordanti, interviene la procura - Secondo il responsabile del poliambulatorio di Lampedusa, Francesco Cascio, dei 13 sbarcati, tranne un caso di otite, gli altri non avevano patologie, mentre per i medici dello staff del Cisom le condizioni "igienico-sanitarie sono pessime, con i naufraghi che vivono ammassati gli uni sugli altri, senza possibilità di deambulare, e con solo due bagni chimici spesso i naufraghi sono costretti a espletare i loro bisogni fisiologici nello stesso spazio in cui dormono e mangiano". La procura ha quindi incaricato un team medico di procedere a una verifica: si controlleranno soprattutto le condizioni dei minori, per i quali la procura dei minorenni ha già indicato i tutori.

La polizia sentirà il medico di Lampedusa - Alcuni agenti di polizia hanno visitato il poliambulatorio di Lampedusa per sentire Cascio, che però non si trova nell'isola. Sarà quindi ascoltato al più presto. Cascio ha comunque sostenuto di fidarsi del lavoro della sua squadra e ha dichiarato: "Mi fido dei miei medici, i referti sono chiari. Non so cosa sia successo: se a bordo di Open Arms ci sono naufraghi con le patologie descritte della relazione del Cisom non sono gli stessi che sono stati fatti sbarcare, perché le loro condizioni erano in realtà buone, tranne un caso di otite facilmente curabile".

Il capo missione: "Situazione fuori controllo" - Esprime forte preoccupazione il capo missione dell'ong Riccardo Gatti, secondo cui "la situazione a bordo è insostenibile, con 134 persone più le 19 dell'equipaggio sequestrate quando già è stata dettata dal tribunale amministrativo la situazione di estrema vulnerabilità. Se dovesse, come già è stato spiegato da psicologi e medici a bordo, svilupparsi un'altra azione collettiva, non potremo sicuramente controllarla".

Documenti acquisiti dalla procura - Sul caso la procura ha già acquisito documenti dalla Guardia costiera. Tra gli incartamenti, al vaglio anche la comunicazione con cui il centro di ricerca e soccorso di Roma ha scritto al ministero dell'Interno, sostenendo che "non ci sono impedimenti" allo sbarco". Intanto, oltre al fascicolo per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, venerdì è stata aperta, dopo la denuncia dei legali della Ong spagnola, anche un'inchiesta a carico di ignoti per sequestro di persona.