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Morte di Loris, a "Quarto Grado" il fotogramma che incastra un uomo

Mostrato in trasmissione lʼasso nella manica della difesa di Veronica Panarello: la donna non sarebbe stata sola in auto prima dellʼomicidio del figlio. Prende valore la complicità del nonno?

Un nuovo colpo di scena nelle indagini dell'omicidio del piccolo Loris Stival.

In attesa del 20 giugno, quando il giudice dovrà decidere se rinviare a giudizio la mamma Veronica Panarello, sulla base anche degli esiti dell'ultima perizia psichiatrica che la dichiarano capace di intendere e di volere, a "Quarto Grado" è stato rivelato l'asso nella manica della difesa della donna. Si tratta di un fotogramma nel quale si intravede la figura di un adulto, individuato nel nonno Andrea Stival, nel sedile posteriore dell'auto di Veronica, nei momenti precedenti la morte del piccolo Loris, la mattinata del 29 novembre 2014.

Se la presenza di un uomo seduto nel sedile posteriore della vettura di Veronica venisse confermata da ulteriori analisi, rappresenterebbe una prova pesante a favore della donna, in carcere per la morte del figlio, che, nella sua ultima versione dei fatti, aveva chiamato in causa il nonno del bambino, Andrea Stival, suo suocero, con cui avrebbe avuto una relazione segreta.

Ma i dubbi non mancano. Il materiale è già stato sottoposto all'esame della Procura di Ragusa e quell'ombreggiatura, che per la difesa è inequivocabilmente la figura di un uomo, potrebbe invece essere solo un effetto ottico. Su questo ci sarà battaglia in aula.