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No Tav, scontri in Val di Susa a giugno 2015: 16 condanne a Torino

Le pene vanno dai quattro mesi ai tre anni e dieci mesi. Dimezzate le richieste del pm, ma gli avvocati annunciano ricorso

No Tav, scontri in Val di Susa a giugno 2015: 16 condanne a Torino - foto 1
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Con sedici condanne e tre assoluzioni si è chiuso a Torino il processo ad attivisti e simpatizzanti No Tav per i tafferugli con le forze dell'ordine del 28 giugno 2015, durante una manifestazione in Val di Susa per contestare la linea del treno ad alta velocità.

Il Tribunale di Torino ha inflitto un totale di 30 anni di reclusione, mentre il pm ne aveva chiesti settanta. Le pene vanno dai quattro mesi ai tre anni e dieci mesi.

Le accuse a carico dei condannati sono quelle di resistenza aggravata, lancio di artifici pirotecnici e materiale esplodente. "Le richieste del pm sono state dimezzate, ma rispetto all'entità dei fatti rimangono alte. Sicuramente faremo ricorso", ha detto l'avvocato Emanuele D'Amico, tra i difensori degli attivisti.

Tra i condannati c'è anche la "pasionaria" No Tav Nicoletta Dosio, 73 anni, insegnante di greco e latino in pensione. La storica attivista è stata condannata a un anno, 8 mesi e 10 giorni. Assolta invece Marisa Meyer, esponente di lungo corso del movimento.

Alla lettura del dispositivo c'era anche il consigliere regionale M5s Francesca Frediani, che su Facebook scrive: "Io sono al mio posto, sia chiaro a tutti. #Notav".

Cosa successe il 28 giugno 2015 - Quel giorno un migliaio di manifestanti partiti da Exilles, in Piemonte, violarono l'ordinanza della prefettura, raggiunsero il cantiere e lanciarono sassi e fuochi d'artificio contro lo schieramento delle forze dell'ordine. Quattro poliziotti rimasero feriti, due dei quali per ustioni.