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Papa Francesco: "Occorre una risposta unanime contro lʼIsis"

Il Pontefice ha fatto un appello ai leader mondiali, soprattutto musulmani, affinché "condannino ogni tipo di fondamentalismo"

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La "tragica strage avvenuta a Parigi alcuni giorni fa nasce da una cultura che rigetta l'altro, recide i legami più intimi e veri, finendo per sciogliere e disgregare tutta quanta la società e per generare violenza e morte". Lo ha detto Papa Francesco, aggiungendo che di fronte alla "ingiusta aggressione", che colpisce i cristiani in Siria e Iraq, "occorre una risposta unanime" che fermi il "dilagare delle violenze" dell'Isis.

Papa Francesco: "Occorre una risposta unanime contro lʼIsis"

Francesco ha fatto un appello "ai leader religiosi, politici e intellettuali, specialmente musulmani," affinché "condannino qualsiasi interpretazione fondamentalista ed estremista della religione, volta a giustificare tali atti di violenza".

Sul massacro dei cristiani in Medio Oriente, ha evidenziato che " un Medio Oriente senza cristiani sarebbe sfigurato e mutilato!". "Con una lettera inviata poco prima di Natale - ha ricordato il Pontefice - ho personalmente inteso manifestare la mia vicinanza e assicurare la mia preghiera a tutte le comunità cristiane del M.O., che offrono una preziosa testimonianza di fede e di coraggio, svolgendo un ruolo fondamentale come artefici di pace, di riconciliazione e di sviluppo nelle rispettive società civili di appartenenza".

"L'Italia non ceda alla tentazione dello scontro", ha poi ribadito Francesco, aggiungendo: "Proprio alla cara Nazione italiana desidero rivolgere un pensiero carico di speranza perché nel perdurante clima di incertezza sociale, politica ed economica il popolo italiano non ceda al disimpegno e alla tentazione dello scontro".

Tornando sul tema del fondamentalismo, il Pontefice ha spiegato: "Il fondamentalismo religioso, prima ancora di scartare gli esseri umani perpetrando orrendi massacri, rifiuta Dio stesso, relegandolo a un mero pretesto ideologico". "Tale fenomeno - ha detto - è conseguenza della cultura dello scarto applicata a Dio". Questa cultura dell'odio, genera "una vera e propria guerra mondiale combattuta a pezzi, che toccano, seppure con forme e intensità diverse, varie zone del pianeta".

Il Papa ha parlato anche del conflitto tra Israele e Palestina, auspincando che "in Medio Oriente possa riprendere il negoziato fra le due parti, inteso a far cessare le violenze e a giungere a una soluzione che permetta tanto al popolo palestinese che a quello israeliano di vivere finalmente in pace, entro confini chiaramente stabiliti e riconosciuti internazionalmente, così che 'la soluzione di due Stati' diventi effettiva".

Non bisogna dimenticare, poi, che le guerre "portano un altro orrendo crimine: lo stupro". Per Francesco si tratta di "una gravissima offesa alla dignità della donna, che non solo viene violata nell'intimità del suo corpo, ma pure nella sua anima, con un trauma che difficilmente potrà essere cancellato e le cui conseguenze sono anche di carattere sociale". "Purtroppo, si verifica che anche laddove non c'è guerra troppe donne ancor oggi soffrono violenza nei loro confronti", ha concluso.