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L'azienda fallisce, il sindaco leghista di Sassuolo propone di ricollocare gli operai in Russia

Fiom: "In tanti anni di vertenze aziendali una cosa simile non mi era mai capitata". Menani: "Soltanto una possibilità"

L'azienda fallisce, il sindaco leghista di Sassuolo propone di ricollocare gli operai in Russia - foto 1
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E' collassata nel giro di tre mesi la Martinelli Ettore srl di Sassuolo, azienda tra le più longeve del distretto ceramico, che fino a pochi mesi fa occupava 54 dipendenti.

La procedura di fallimento, riportano i media locali, è stata formalizzata martedì dalla cancelleria del Tribunale di Modena, ha fatto sapere la Fiom-Cgil, che ha reso nota anche la proposta avanzata dal sindaco leghista Francesco Menani al vertice convocato d'urgenza con Regione, Provincia, sindacati e proprietà: "E' stato solo in grado di chiedere alla proprietà di valutare la ricollocazione dei lavoratori presso una società del gruppo situata in Russia".

"In tanti anni di vertenze aziendali una cosa simile non mi era mai capitata - commenta alla Gazzetta di Modena il segretario generale della Fiom modenese, Cesare Pizzolla - Ci vuole coraggio a dire a lavoratori che da una vita prendono 1.200-1.500 euro al mese, e fanno fatica ad arrivare con la famiglia a fine mese, che si potrebbero trasferire in Russia". "Del gruppo industriale Martinelli Ettore - replica al quotidiano il primo cittadino di Sassuolo, che per 43 anni ha lavorato come dipendente proprio in un'azienda dell'indotto ceramico e che come questa era fallita - resterà in piedi solo la Zoa Martinelli nella regione di Mosca. Dicono che va bene, ha una ventina di dipendenti e un mercato che può crescere. Ho detto che si poteva cercare, come soluzione estrema, di chiedere ai dipendenti disoccupati se qualcuno voleva andare a lavorare in Russia. Che c'è di male? Non c'era nulla di provocatorio, di polemico. I sindacati e tutti noi dobbiamo prendere atto che il mercato del lavoro è cambiato. E anche lavorare in Russia, in tempi in cui occorre portare a casa la pagnotta, può essere una soluzione temporanea".

In poco più di tre mesi, rilevano i sindacati, si è passati dalla sottoscrizione dell'ammortizzatore sociale che evitava i licenziamenti, accordo che sarebbe scaduto nel marzo 2020, al fallimento. La Regione ha messo sul tavolo la possibilità di definire accordi per azioni di politica attiva per i 22 lavoratori della Martinelli Ettore srl ancora in forza, con un percorso di orientamento e formazione durante un possibile periodo di cassa integrazione per cessazione di attività, da definire con il curatore fallimentare.