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Firenze, prof colpisce con un pugno un alunno: denunciato dalla preside

Lʼinsegnante, come mostra il video girato in classe, ha picchiato il ragazzo sulla schiena. Ma il gesto potrebbe avere conseguenze amare

Firenze, prof colpisce con un pugno un alunno: denunciato dalla preside - foto 1
agenzia

E' nitido il rumore del colpo che si sente: il pugno dato tra le scapole dell'allievo rimbomba nella sua cassa toracica.

Il ragazzo colpito resta dolorante, i suoi compagni scoppiano a ridere. Tutto ripreso da un video finito nelle mani della preside dopo essere stato diffuso nelle chat Whatsapp di studenti e loro famiglie. Così, quanto accaduto durante un'ora di lezione all'istituto tecnico Russell Newton di Scandicci (Firenze) potrebbe costare caro al prof "pugile". La dirigente scolastica, infatti, ha presentato denuncia e indagano i carabinieri, come riferisce La Nazione.

L'accaduto ripreso in un video Le testimonianze degli studenti presenti in classe coincidono con il video che in quegli istanti ha girato uno di loro. Le immagini ripropongono il prof che si avvicina all'alunno seduto al suo posto e mentre questi lo implora di non colpirlo al collo, ma alla schiena, si sente chiaramente il pugno dato tra le scapole.

Un colpo deflagrante, probabilmente anche per la carriera dell'insegnante, da sempre considerato dai suoi allievi, "fuori dalle righe, - come riferisce La Nazione - a tratti anche amato per il suo anticonformismo, che con i ragazzi non avrebbe avuto peli sulla lingua nel raccontare di come a volte può succedere di infrangere le regole. Ma alla fine alcune intemperanze avrebbero avuto il sopravvento, come quella di tirare pacche sul collo degli studenti 'colpevoli' di battute fuori posto o risposte sbagliate".

La posizione della scuola Anna Maria Addabbo, preside dell'istituto ha commentato la vicenda a La Nazione. "Non c'è molto da dire – ha dichiarato – c'è un'indagine interna della scuola, stiamo cercando di capire. Ma il dato di fondo è che un professore non può fare ‘l'amico' dei ragazzi e le famiglie non possono diventare gli avvocati dei loro figli".