FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Trieste, parla il clochard: "Dormo in strada e non mi è mai successo niente, tante persone mi hanno aiutato"

Lʼuomo a cui il vicesindaco Paolo Polidori ha buttato indumenti e coperte nellʼimmondizia ha raccontato di essere fuggito dalla dittatura di Ceausescu

Trieste, parla il clochard:
facebook

"Dormo in strada e non mi è mai successo niente, né la polizia né i carabinieri mi hanno mai fatto nulla.

Solo i vigili mi hanno mandato via e mi hanno sequestrato i soldi". A parlare è Mesej Mihaj, il senzatetto 57enne divenuto involontariamente celebre dopo che il vicesindaco di Trieste Paolo Polidori si è vantato su Facebook di aver gettato nell'immondizia le sue coperte e i suoi indumenti. In un'intervista al Piccolo, il clochard romeno ha raccontato la sua storia: è arrivato in Italia dopo essere scappato dalla dittatura di Ceausescu e, da allora, ha dovuto affrontare diverse peripezie. Ma - ha aggiunto - gli italiani lo hanno sempre aiutato.

Mihaj – che in questi giorni si trova all'hotel Transilvania di Fernetti, dove è stato accolto dalla comunità romena e dal suo presidente Andreescu Felix Aurelian – è arrivato in Italia molti anni fa, dopo la fuga dal suo Paese: "Nel 1989 ero in piazza per manifestare contro il regime comunista, poi ho avuto paura e sono scappato. Ho vissuto a Gaeta, poi nel 1997 sono finito a Civitavecchia dove lavoravo per un signore che mi pagava con vitto e alloggio, ma niente soldi e allora sono andato via. Ho chiesto più volte l'asilo politico, non me lo hanno mai dato. Sono stato anche in Francia, dove mi avevano registrato come arabo, e dove volevo rivedere mia moglie e i miei figli che vivono lì", ha raccontato il clochard.

Il 12 ottobre 2018, qualcuno gli ha rubato i documenti o li ha persi. "Sono a Trieste da allora - ha proseguito il senzatetto - Ho dormito in un centro di accoglienza per cinque giorni, poi di punto in bianco mi hanno detto che dovevo andarmene perché non avevo la residenza. Sinceramente non ho ben capito il perché visto che non ero l'unico. Sono andato a fare la denuncia di furto due volte, alla terza mi hanno detto che dovevo andare via. L'assistente sociale mi voleva solo dare un biglietto per la Romania, ma io là non ho più niente".

Da ottobre, quindi, "alloggiava" in via Carducci: "E lì tante persone mi hanno aiutato. C'era chi portava cibo caldo, chi mi dava dei soldi: nelle giornate buone riuscivo a raccogliere 20 euro. Dal Comune non ho avuto niente, solo la Caritas mi ha dato da mangiare", ha aggiunto l'uomo. Per quanto riguarda i precedenti penali dice di non averne. Il 3 dicembre scorso, però, gli è arrivato un foglio di via dalla polizia locale, obbligo al quale non ha ottemperato e che gli è costato una denuncia. Il suo problema principale ora è la salute: "Ho la pelle bruciata dalla psoriasi, qua a Trieste sono stato portato in ospedale quattro volte, mi hanno dato una crema e solamente una pastiglia, io però ho bisogno delle medicine che finalmente Felix mi ha trovato. Non chiedo molto altro", ha concluso Mihaj.