FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Pamela, autopsia: "Fatta a pezzi per nascondere un rapporto sessuale"

Gli esami spingono dunque il gip Giovanni Manzoni a "propendere per lʼipotesi dellʼomicidio", compiuto "verosimilmente con due coltellate" inferte mentre era "ancora a cuore battente"

Pamela, autopsia:
ansa

La morte di Pamela Mastropietro sarebbe stata causata da ferite inferte "mentre era ancora a cuore battente".

E' quanto emerge dall'autopsia effettuata sul corpo della 18enne massacrata a Macerata. Gli esami spingono dunque il gip Giovanni Manzoni a "propendere per l'ipotesi dell'omicidio". Inoltre, secondo gli inquirenti, l'asportazione di ampie parti della cute dal collo e dalle parti intime sarebbe il "tentativo di nascondere un rapporto sessuale".

In particolare sono state rinvenute un'ecchimosi alla tempia sinistra e lesioni all'altezza del fegato causate "verosimilmente da due coltellate". Il gip cita anche "la lingua pinzata tra i denti", segno di asfissia da soffocamento per il primo medico legale. Sembra dunque superata l'iniziale incertezza tra la pista del delitto e quella dell'overdose a favore della prima.

I risultati dell'autopsia risultano centrali nell'ambito della convalida dei fermi e dell'applicazione di misura cautelare nei confronti di Desmond Lucky e Awelima Lucky, due dei tre fermati nigeriani oltre a Innocent Oseghale, per le accuse di omicidio, vilipendio e occultamento del cadavere della 18enne romana.

"Ruolo di assoluto rilievo di Oseghale" - E' un "punto fermo il ruolo di assoluto rilievo assunto dall'indagato Oseghale", scrive ancora il gip di Macerata nell'ordinanza di convalida del fermo degli altri due connazionali Desmond Lucky e Awelima Lucky. Le telefonate tra Oseghale e Desmond, per il gip, sono compatibili con la presenza del secondo in via Spalato il 30 gennaio fino alle 16:30, quando potrebbe essere morta Pamela.

Il giudice ritiene però una "anomalia" le 90 telefonate fatte da Desmond tra le 12 e mezzanotte a "plurimi soggetti e senza significativi periodi di silenzio", un comportamento che non ci si potrebbe aspettare "da un soggetto reduce da un omicidio e intento a effettuare o adiuvare una traumatica attivita' di sezionamento di una ragazza". Invece Oseghale "tra le 18:49 e le 22:08 non effettua nessuna telefonata e risponde solo ad una chiamata di Awelima" e in quel lasso di tempo Pamela sarebbe morta e il suo corpo sarebbe stato fatto a pezzi.