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Sosta selvaggia, a Biella sindaco fotografa auto in divieto

Marco Cavicchioli del Pd, primo cittadino del comune piemontese, ha immortalato gli automobilisti indisciplinati. Secondo la Lega, le immagini senza il controllo dei vigili non sono sufficienti per la multa

Sosta selvaggia, a Biella sindaco fotografa auto in divieto - foto 1
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Il sindaco di Biella, Marco Cavicchioli, ha dichiarato guerra agli automobilisti indisciplinati.

Il primo cittadino del Pd ha fotografato le vetture in sosta vietata. Colti in flagrante in questo modo oltre quaranta biellesi che starebbero per ricevere una multa per aver parcheggiato male in città. Uno di questi automobilisti si è rivolto alla Lega Nord che ha attaccato il sindaco accusandolo di atto illecito.

Secondo la Lega la fotografia senza un controllo sul posto da parte dei vigili urbani, non sarebbe sufficiente per elevare la multa. Ora il fascicolo raccolto dal consigliere leghista Giacomo Moscarola (che avendo accesso agli atti ha verificato la quantità di multe pronte a essere spedite) verrà portato in Prefettura: "il sindaco ha commesso un illecito contro il codice della strada e il codice penale", spiega l'esponente del Carroccio.

La replica del sindaco: "Sono un pubblico ufficiale" - Immediata la reazione di Cavicchioli: "Sono un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni - ha dichiarato - e le foto sono state realizzate con apparecchiatura in dotazione all'amministrazione comunale, che contiene l'indicazione della data e dell'ora di esecuzione delle fotografie, senza possibilità di alterazione dei dati".

Sindaco: "Solo casi eclatanti" - "Tutto si è svolto nel rispetto e secondo le norme vigenti - ha aggiunto Cavicchioli-. Anzi, nei casi in cui la contravvenzione è arrivata in seguito a una mia segnalazione fotografica, la procedura è stata più approfondita e cauta rispetto a quella che la legge avrebbe considerato sufficiente, per maggior tutela dell'automobilista". Il primo cittadino di Biella ci ha tenuto a precisare di non essere stato particolarmente pignolo, ma di essersi limitato a "casi eclatanti, impossibili da ignorare".