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Amatrice, dopo sei giorni gatto salvato dalle macerie del terremoto

Il felino ha resistito al crollo della sua casa. A riportarlo alla luce un vigile del fuoco impegnato nelle operazioni di soccorso

Amatrice, dopo sei giorni gatto salvato dalle macerie del terremoto - foto 1
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"Portate acqua".

E' questa la richiesta che all'improvviso è arrivata dalle macerie di Amatrice agli altri soccorritori presenti sul luogo degli scavi. A gridare era un vigile del fuoco, che a sei giorni dalla scossa del 24 agosto, aveva tratto in salvo dal crollo di una casa, Gioia, un gattino che è l'unica cosa rimasta alla sua padrona, Daniela, anche lei fortunatamente scampata alla distruzione del sisma.

Quel soccorritore-eroe, Andrea da L'Aquila, con i suoi compagni aveva esaudito le preghiere di Daniela che da giorni chiedeva loro di provare a cercare il suo gattino bianco e grigio, rimasto in trappola sotto la sua casa, definitivamente crollata nella scossa successiva a quella delle 3.36. La tenacia di tutti ha riportato alla luce Gioia, a sei giorni dal terremoto che ha devastato Reatino e Ascolano.

Nella notte del sisma, Daniela aveva provato a salvare la sua Gioia, ma la gattina era così spaventata che era fuggita e si era nascosta in casa. Certamente non un posto sicuro, visto che le scosse successive alla prima avevano contribuito a farla crollare.

Una piccola storia a lieto fine nell'immensità di una tragedia. "Stavamo lavorando con le ruspe alla casa distrutta, per spostare le macerie e aprirci un varco – racconta Andrea. – Ad un certo punto mi sono fermato perché mi era sembrato di vedere qualcosa; sembrava uno di quei contenitori dove si tengono gli oggetti di valore ed era lei".

Presa in braccio, la prima cosa che è stata fatta è stata quella di dissetare la gattina, affidarla poi alle cure dei veterinari dell'Enpa per un check-up e riconsegnarla, alla fine di tutto, alla padrona, che sino all'ultimo aveva sperato di riabbracciarla. Ora Gioia è tornata al suo affetto, debilitata ma tutto sommato in buona salute.