FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Monza, scoperto giro di finti centri massaggi: fermata la showgirl Kyra Kole

Lʼindagine ha portato al sequestro di un locale e di due conti correnti di 70mila euro complessivi

Monza, scoperto giro di finti centri massaggi: fermata la showgirl Kyra Kole - foto 1
agenzia

I carabinieri della Compagnia di Seregno (Monza) hanno fermato la 29enne showgirl di origine ungherese Kyra Kole (nome d'arte), perché "ritenuta responsabile di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione" all'interno di un centro massaggi di Carate Brianza.

La misura è stata emessa dalla procura del capoluogo brianzolo.

Fermata Kyra Kole, modella di Ciao Darwin

Lo ha annunciato l'Arma, spiegando che l'indagine, iniziata nel dicembre 2018, ha inoltre portato al sequestro del centro massaggi e di due conti correnti, "oltre a varia documentazione comprovante l`attività illecita, il cui volume d`affari è stimato in circa 70mila euro l'anno". Kyra Kole è conosciuta in Italia per la sua collaborazione con i "Gemelli Diversi", la partecipazione al programma "Ciao Darwin" e per alcuni calendari sexy.

Le indagini - Le indagini erano state avviate dopo diverse segnalazioni "sull'insolita presenza, sistematica e quotidiana, di clienti interessati ai servizi del centro" di Carate Brianza. Secondo l'accusa Kyra Kole ("ufficialmente registrata come lavoratrice autonoma operante nell'ambito dei servizi alla persona") avrebbe "creato un'attività imprenditoriale per favorire e sfruttare la prostituzione di altre donne dalle quali tratteneva circa il 50% degli incassi prestazionali".

Massaggi e sfruttamento della prostituzione - "Le somme venivano dichiarate al fisco solo in minima parte attraverso partite Iva riferibili a ogni singola massaggiatrice", hanno spiegato i militari, aggiungendo che la 34enne (sul suo sito viene registrata come 29enne) a Pioltello (Milano) "esercitava inoltre una concreta attività di controllo delle donne sfruttate attraverso un sistema di monitoraggio attuato sia con telecamere poste all'interno del centro massaggi" con cui venivano ripresi i clienti che entravano e che pagavano le ragazze, "sia con messaggi Whatsapp con i quali venivano puntualmente rendicontati gli incontri".

Le pubblicità del centro su vari siti di incontri - Il centro massaggi veniva inoltre pubblicizzato su vari siti di incontri senza che venisse mai fatto alcun riferimento esplicito a prestazioni sessuali, benché questo "servizio" fosse intuibile dalle foto usate per illustrare gli annunci e dai commenti postati dai clienti.

Nella struttura lavoravano ogni giorno almeno tre ragazze e complessivamente i carabinieri ne hanno identificate sette, italiane, polacche, ucraine e marocchine tra i 18 e i 40 anni. Le indagini proseguono per definire esattamente come funzionava la presunta attività di prostituzione.