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Modena, rapinatore si pente e scrive alla vittima: "Chiedo scusa, voglio risarcirti"| Premiato con i domiciliari

Per strappare la borsetta a una 25enne aveva fatto cadere la ragazza provocandole numerose ferite

Modena, rapinatore si pente e scrive alla vittima:
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"Gentile signorina, sono quel disgraziato che ha avuto la pessima idea di portarle via la borsetta.

E' stato un momento di crisi avendo a casa la compagna e un bambino piccolo. Non avevo la minima intenzione di farle del male, non trovo altre parole per chiederle scusa". A scrivere queste righe è un giovane di 21 anni che poche settimane prima aveva rapinato una ragazza a Sassuolo, nel modenese. Il ragazzo ha deciso di chiedere perdono alla vittima facendole arrivare una missiva direttamente dal carcere di Sant'Anna di Modena con la promessa che l'avrebbe risarcita cedendole la sua indennità di disoccupazione. Non sappiamo se il gesto ha commosso la giovane, ma di sicuro è stato apprezzato dal giudice che ha deciso di concedere al 21enne gli arresti domiciliari.

Il giovane, di origini napoletane, aveva aggredito due 25enni la notte tra il 6 e il 7 luglio scorso mentre le ragazze stavano tornando a piedi alla loro macchina. Per riuscire a strappare la borsetta dal braccio di una delle ragazze, l'aveva fatta cadere a terra provocandole numerose ferite. Il rapinatore era stato subito rintracciato dalla polizia grazie alla geolocalizzazione dello smartphone della vittima. 

"Non so sinceramente cosa mi abbia preso, forse mi sono lasciato influenzare. Oltre a chiederle scusa  quello che posso fare è cercare di risarcire nell'ambito delle mie possibilità veramente scarse il danno che le ho provocato", si legge nella missiva come riporta Il Resto del Carlino. Il risarcimento a cui il giovane fa riferimento corrisponde alla sua indennità di disoccupazione pari alla somma di 400 euro. 

La lettera è stata allegata dall'avvocato del ragazzo alla richiesta di scarcerazione presentata al giudice che il magistrato ha accolto concedendo al 21enne i domiciliari. "Il pentimento del ragazzo si desume dalla lettera di scuse inviata alla persona offesa e dall'intenzione dell'indagato di riparare il danno, quantomeno materiale, provocato dalla sua condotta", si legge nelle motivazioni del giudice.