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Migranti, la Mare Jonio a Lampedusa | Tragedia al largo della Tunisia: affonda un'imbarcazione, 60 morti

Salvini: "Lʼimbarcazione in porto ma non da nave libera". Indagati lʼequipaggio e il comandante indagato per favoreggiamento dellʼimmigrazione clandestina. Sequestrata lʼimbarcazione

Migranti, la Mare Jonio a Lampedusa | Tragedia al largo della Tunisia: affonda un'imbarcazione, 60 morti - foto 1
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Sono sbarcati nel porto di Lampedusa i trenta migranti a bordo della Mare Jonio, la nave di Mediterranea Saving Human che ha soccorso un gommone in avaria al largo della Libia.

L'imbarcazione è stata sequestrata e l'equipaggio e il comandante risultano indagati. Intanto non si ferma la tragedia dei morti in mare: al largo della Tunisia un'imbarcazione è affondata provocando almeno 60 morti. Sedici persone sono state salvate da un peschereccio.

A dare notizia del "sequestro preventivo" della nave Mare Jonio, "che la politica disumana chiedeva da stamattina", è stata la Ong Mediterranea Saving Human. "Da adesso nessuna nave della società civile nel Mediterraneo centrale, ma non ci arrendiamo", ha scritto in un tweet.

Mare Jonio sotto sequestro, equipaggio indagato - La ong Mediterranea aveva scritto in matinata su Twitter che la "Mare Jonio" sta per "fare ingresso al porto di Lampedusa per completare le operazioni di salvataggio con lo sbarco dei naufraghi nel porto sicuro". Ma la gdf ha specificato che il motivo dell'attracco a Lampedusa è il sequestro, deciso dopo aver riscontrato irregolarità a bordo.L'accusa per la quale le fiamme gialle, con le capitanerie di porto, stanno procedendo al sequestro è di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, come hanno riferito fonti del Viminale. E' poi arrivata la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati dell'equipaggio da parte della Procura di Agrigento, atto dovuto dopo la segnalazione della Finanza. I pm dovranno valutare, alla luce della ricostruzione delle modalità del salvataggio e della situazione politica e di sicurezza in Libia, se ci siano stati profili di reato. 

Conte: "Li faremo scendere" - Sulla vicenda è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte, dicendo: "Ci siamo sentiti con Salvini e siamo d'accordo sul sequestro. La nave era già stata diffidata, ora si faranno le verifiche. C'è di mezzo l'autorità giudiziaria e non entro nel merito. I migranti a bordo verranno fatti scendere e messi in sicurezza, ci mancherebbe, mica li mettiamo nelle patrie galere o li affoghiamo in mare".

Salvini: "La Mare Jonio in porto ma non da nave libera" - Sulla vicenda, il ministro dell'Interno ha poi dichiarato: "Mi risulta che la Mare Jonio non arrivi a Lampedusa da nave libera. Non voglio portare via il lavoro ai magistrati. Io faccio il ministro dell'Interno e garantisco la sicurezza ai cittadini. Mi risulta che a bordo ci siano stati gli uomini della Finanza e che abbiano fatto i rilievi del caso. Tutto questo è stato sottoposto all'autorità giudiziaria. Aspetto la soluzione positiva di questa vicenda".

Di Maio: "Spero la Mare Jonio smetta di girare nel Mediterraneo" - "Le decisioni che sono state prese come sempre sono di tutto il governo. La cosa positiva è che questa nave è stata sequestrata un'altra volta, spero che si arrenda e smetta di girare nel Mediterraneo, facendo una serie di azioni che evidentemente hanno qualcosa che non va". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio.

Per quanto riguarda la tragedia tunisina, l'imbarcazione è colata a picco in acque internazionali, a 40 miglia dalla città di Sfax, in Tunisia, secondo quanto riferisce Alarm Phone. La nave era salpata dalla città libica di Zuara per dirigersi verso l'Italia, dice un comunicato del ministero della Difesa di Tunisi, diffuso dai media locali. Si teme che il numero delle vittime possa aumentare. Al lavoro per le operazioni di salvataggio e recupero gli uomini della Marina militare tunisina.

I migranti a bordo della Mare Jonio