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Yara, i difensori di Bossetti chiedono domiciliari e braccialetto elettronico

I legali del presunto killer si sarebbero detti disposti ad accettare il dispositivo per ottenere la scarcerazione del loro assistito

massimo bossetti yara
ansa

Il tribunale di sorveglianza di Brescia ha tempo fino a martedì per esprimersi, ma già oggi potrebbe esserci la decisione. Massimo Giuseppe Bossetti potrà uscire dal carcere? Per ora nulla trapela, ma il fatto che i giudici stiano aspettando il termine ultimo per pronunciarsi è indicativo del fatto che la decisione non è facile.

Secondo quanto risulta a News Mediaset gli avvocati di Bossetti, Claudio Salvagni e Silvia Gazzetti, oltre a chiedere la scarcerazione, hanno chiesto in subordine i domiciliari con il braccialetto elettronico, un dispositivo che consentirebbe alle forze dell'ordine di monitorare i movimenti dell'uomo accusato di avere ucciso Yara Gambirasio.

Sembrano non essere in dubbio i gravi indizi di colpevolezza a causa di quella traccia di Dna isolata sul corpo della 13enne è attribuita al muratore di Mapello, ma per consentire la carcerazione preventiva è necessario che questi siano associati al pericolo di fuga o al concreto rischio di reiterazione del reato, oppure all'inquinamento delle prove.

Fino ad ora Procura e gip di Bergamo hanno ipotizzato che l'uomo potesse uccidere ancora. Vedremo nelle prossime ore se anche il collegio giudicante di Brescia sarà d'accordo o deciderà diversamente. I tre giudici potrebbero anche valutare che - come ha stabilito recentemente la Cassazione - la carcerazione preventiva possa sussistere anche solo in presenza di gravi indizi di colpevolezza, come appunto il Dna.