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Veglia di Pasqua, il Papa: "Carriera e denaro non sono il senso vero della vita"

Il monito del Pontefice: "Avere fede pasquale e non da museo"

Veglia di Pasqua, il Papa:
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"Il peccato seduce, promette cose facili e pronte, benessere e successo, ma poi lascia dentro solitudine e morte.

Il peccato è cercare la vita tra i morti, il senso della vita nelle cose che passano". Lo ha detto il Papa nell'omelia della Veglia di Pasqua. "Perché ai luccicanti bagliori del denaro, della carriera, dell'orgoglio e del piacere non anteponi Gesù, la luce vera?", ha aggiunto il Pontefice.

Papa: "Avere fede pasquale e non da museo"

"Pasqua è superare chiusure e paure" - "Gesù è specialista nel trasformare le nostre morti in vita, i nostri lamenti in danza. Con Lui possiamo compiere anche noi la Pasqua, cioè il passaggio: passaggio dalla chiusura alla comunione, dalla desolazione alla consolazione, dalla paura alla fiducia".

"Quante volte capita anche a noi: preferiamo rimanere accovacciati nei nostri limiti, rintanarci nelle nostre paure. E' strano: perché lo facciamo? - ha aggiunto il Pontefice -. Spesso perché nella chiusura e nella tristezza siamo noi i protagonisti, perché è più facile rimanere soli nelle stanze buie del cuore che aprirci al Signore. Eppure solo Lui rialza".

"Non rivangare rimpianti, rimorsi, ferite e insoddisfazioni" - "Chiediamo la grazia di non farci trasportare dalla corrente, dal mare dei problemi; di non infrangerci sulle pietre del peccato e sugli scogli della sfiducia e della paura. Cerchiamo Lui, in tutto e prima di tutto", ha avvertito Papa Francesco durante l'omelia. "A volte ci dirigiamo sempre e solo verso i nostri problemi, che non mancano mai, e andiamo dal Signore solo perché ci aiuti. Ma allora sono i nostri bisogni, non Gesù, a orientarci - ha detto il Pontefice -. Ed è sempre un cercare il vivente tra i morti. Quante volte, poi, dopo aver incontrato il Signore, ritorniamo tra i morti, aggirandoci dentro di noi a rivangare rimpianti, rimorsi, ferite e insoddisfazioni, senza lasciare che il Risorto ci trasformi".

Domenica mattina Papa Francesco celebrerà la messa a piazza San Pietro e al termine impartirà la benedizione Urbi et Orbi, il messaggio nel quale tradizionalmente accende un faro su tutte le questioni internazionali che destano maggiore preoccupazione.