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L'invito del Papa: "Cure mediche anche per i più poveri e disagiati"

"Assicurate le vostre prestazioni anche agli ultimi della società. Dobbiamo lottare perché non ci siano persone scartate in questa cultura dello scarto"

"Se si guarda all'uomo nella sua totalità si può avere uno sguardo di particolare intensità ai più poveri, ai più disagiati ed emarginati".

L'invito giunge dal Papa durante l'intervento al Congresso annuale della Società Europea di Cardiologia, con l'appello perché anche agli ultimi "giunga la vostra cura, come anche l'assistenza e l'attenzione delle strutture sanitarie pubbliche e private".

"Dobbiamo lottare perché non ci siano scartati, in questa cultura dello scarto che viene proposta", ha continuato il Santo Padre.

"La Chiesa valorizza la ricerca scientifica" - Il pontefice ha poi ricordato che "il magistero della Chiesa ha sempre affermato l'importanza della ricerca scientifica per la vita e la salute delle persone".

"Anche oggi - ha ripreso, rivolgendosi ai cardiologi -, la Chiesa non solo vi accompagna in questo cammino così arduo, ma se ne fa promotrice e intende sostenervi, perché comprende che quanto è dedicato all'effettivo bene della persona è pur sempre un'azione che proviene da Dio".

"La natura in tutta la sua complessità, e anche la mente umana, sono creature di Dio - ha sottolineato Francesco -. Lo studioso può e deve investigarle, sapendo che lo sviluppo delle scienze filosofiche ed empiriche e delle competenze pratiche che servono il più debole e malato è un servizio importante che si inscrive nel progetto divino".

"L'apertura alla grazia di Dio, fatta tramite la fede, non ferisce la mente, anzi la spinge ad andare avanti, a una conoscenza della verità, più ampia e utile per l'umanità".

"Lo scienziato non nasconda la verità" - Il Santo Padre ha poi esortato così i medici: "Con la vostra preziosa attività voi contribuite a guarire il corpo malato e, al tempo stesso, avete la possibilità di verificare che ci sono leggi impresse nella stessa natura che nessuno può manomettere ma solo 'scoprire, usare e ordinare' perché la vita corrisponda sempre più alle intenzioni del Creatore". "Per questo - ha aggiunto - è importante che l'uomo di scienza, mentre si misura con il grande mistero dell'esistenza umana, non si lasci vincere dalla tentazione di soffocare la verità".