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Nicosia, un intero paese sale sui tetti per difendere il Tribunale

Gli avvocati del Tribunale di Nicosia, in provincia di Enna, sono saliti sul tetto dell'edificio per protestare contro la chiusura del Palazzo di Giustizia cittadino, stabilito dal decreto legislativo del 2012 sul riordino della geografia giudiziaria, che prevede la soppressione del tribunale di Nicosia e di quello di Mistretta, e il loro accorpamento al foro di Enna.

Le proteste vanno avanti da quest'estate, e al sit-in degli avvocati si sono subito aggiunti i cittadini, che hanno scelto di marciare per le strade della città, insieme al parroco Santo Paternò, che è salito sul tetto della chiesa madre, e al sindaco Sergio Malfitano, salito in cima al municipio. Altri legali si sono sdraiati per terra per ostacolare il passaggio dei tir dellʼesercito incaricati di traslare gli archivi. Il vescovo della diocesi di Nicosia, monsignor Salvatore Muratore, infine, ha scritto una lettera al Prefetto di Enna, denunciando la «desertificazione e lʼabbandono del territorio».

La sensazione diffusa tra i nicosiani è che negli ultimi decenni lo Stato non sia esistito. Sensazione rafforzata dal mancato accoglimento della richiesta di proroga del trasferimento degli uffici che il presidente del tribunale di Enna, Giuseppe Ferreri, aveva avanzato «alla luce della gravi carenze strutturali del Palazzo di giustizia, che non dispone di impianti e sistemi a norma di sicurezza».

Nicosia, un intero paese sale sui tetti per difendere il Tribunale

Gli avvocati del Tribunale di Nicosia, in provincia di Enna, sono saliti sul tetto dell'edificio per protestare contro la chiusura del Palazzo di Giustizia cittadino, stabilito dal decreto legislativo del 2012 sul riordino della geografia giudiziaria, che prevede la soppressione del tribunale di Nicosia e di quello di Mistretta, e il loro accorpamento al foro di Enna.

Le proteste vanno avanti da quest'estate, e al sit-in degli avvocati si sono subito aggiunti i cittadini, che hanno scelto di marciare per le strade della città, insieme al parroco Santo Paternò, che è salito sul tetto della chiesa madre, e al sindaco Sergio Malfitano, salito in cima al municipio. Altri legali si sono sdraiati per terra per ostacolare il passaggio dei tir dell'esercito incaricati di traslare gli archivi. Il vescovo della diocesi di Nicosia, monsignor Salvatore Muratore, infine, ha scritto una lettera al Prefetto di Enna, denunciando la «desertificazione e l'abbandono del territorio».

La sensazione diffusa tra i nicosiani è che negli ultimi decenni lo Stato non sia esistito. Sensazione rafforzata dal mancato accoglimento della richiesta di proroga del trasferimento degli uffici che il presidente del tribunale di Enna, Giuseppe Ferreri, aveva avanzato «alla luce della gravi carenze strutturali del Palazzo di giustizia, che non dispone di impianti e sistemi a norma di sicurezza».

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