Si staglia nel verde dei giardinetti dove da bambina giocava felice, il primo monumento di Roma alle vittime del femminicidio. Sul marmo è stato inciso il nome di Nicole Lelli, 23enne uccisa nel 2015 dall'ex marito. Lo ha voluto lì, nel parco Achille Grandi al Collatino, per lei e per le altre donne che hanno tragicamente perso la vita per mano del loro uomo, il papà. "Dopo che abbiamo elaborato il lutto – ha raccontato il genitore – ci siamo impegnati sul fronte culturale: stiamo combattendo una battaglia per sensibilizzare i giovani sul rispetto di genere e questo 'monumentino', per realizzare il quale è stato necessario ottenere molti permessi, si inserisce in questa battaglia". Commoventi le parole che la madre ha affidato a una lettera letta all'inaugurazione della stele in memoria della figlia: "Ti ho qui sempre e ovunque dove ci sia il colore del sole. Nei stessi sogni che facevamo insieme prima che diventassi mare, cielo e terra. Prima che diventassi oltre. Perché nessuno dimentichi tutte le donne uccise è stato realizzato questo monumento che vivrà in eterno". Nicole fu avvicinata dall'ex marito fuori da una discoteca a Testaccio, fatta salire sulla sua auto e uccisa con un colpo di pistola alla testa: l'uomo, allora 24enne, sconta 20 anni di reclusione
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