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Barista cinese uccisa a Reggio Emilia, l'assassino si è costituito dopo una fuga durata 10 giorni

Resta da chiarire il movente: potrebbe essersi trattato di un caso di femminicidio e non di una rapina finita male o di un regolamento di conti

Barista cinese uccisa a Reggio Emilia, l'assassino si è costituito dopo una fuga durata 10 giorni - foto 1
ansa

Dopo dieci giorni di fuga, si è costituito l'assassino di Hui "Stefania" Zhou, la barista cinese uccisa durante il lavoro in un bar di Reggio Emilia.

L'uomo, Hicham Boukssin, 34 anni, si è presentato in una caserma dei carabinieri della città emiliana intorno alle 2:30. Era stato già identificato dalla polizia.

La ragazza, 25 anni, era stata uccisa a coltellate nel bar in cui lavorava nella periferia di Reggio Emilia nel pomeriggio dell'8 agosto. Un omicidio che, secondo testimonianze, è avvenuto nel giro di pochi minuti. La vittima era dietro al bancone a servire alcuni clienti quando intorno alle 18 un uomo è entrato nel bar e l'ha colpita. Pochi attimi, poi la fuga e l'aggressore ha fatto perdere le sue tracce. La barista è morta subito.

Nelle ore successive la Questura aveva diramato un ordine di cattura in tutta Italia, inoltrato segnalazioni alle frontiere di confine e diffuso anche la foto dell'indiziato. Il movente del delitto è ancora da chiarire, anche se potrebbe essersi trattato di un caso di femminicidio e non di una rapina finita male o di un regolamento di conti.