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Bullismo a Parma, 15enne pestato perché saluta la ragazza di un altro

Ragazzo massacrato di botte da cinque coetanei. I carabinieri hanno identificato gli aggressori e i complici che assicuravano il pestaggio non permettendo a nessuno di intromettersi nella mischia

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Storie di ordinaria follia a Parma dove un 15enne è stato massacrato di botte da una baby gang, di cinque coetanei, per aver salutato la ragazza di uno di loro. Il giovane è stato ricoverato con una frattura al cranio, lesioni a zigomo e mandibola e contusioni su tutto il corpo dopo essere stato pestato a sangue con calci e pugni. L'organizzatore del regolamento dei conti è stato segnalato al tribunale dei minori di Bologna e alle forze dell'ordine.

La vittima è stata colta di sorpresa dai 5 bulli. Il 15enne infatti si era recato all'appuntamento dopo aver ricevuto un sms, da un compagno di scuola, che conosceva a malapena, con scritto: "Perché hai salutato la mia ragazza? Vediamoci alle 16 per chiarirci. Vieni da solo, io sarò solo".

E invece all'appuntamento, in una via del centro di Parma, il compagno "offeso" si è presentato con altri 4 amici, che hanno circondato e colpito con una sfilza di cazzotti il 15enne. Il giovane una volta per terra e inerme non ha potuto far altro che ripararsi con le braccia il volto mentre il branco lo percuoteva e gli sbatteva la testa contro l'asfalto. Nessuno dei passanti è intervenuto per fermarli, solo un autista che, dopo essere sceso dall'auto, ha urlato contro il branco, che si è dileguato immediatamente.

"Simili episodi non si devono più ripetere", ha dichiarato il padre del ragazzino pestato, che si è rivolto al Comune chiedendo più controlli e iniziative di ordine sociale per togliere dalla strada i più piccoli, "abbandonati a se stessi"; "perché sono vittime loro stesse del contesto in cui vivono". Il sindaco Pizzarotti ha risposto che le iniziative di controllo e prevenzione contro il bullismo sono già in atto: "L'amministrazione è in contatto con questura e prefettura, faremo il nostro dovere, ma che siano la scuola e la famiglia ha imprimere gli anticorpi contro ogni forma di abbandono".

Rintracciati anche gli altri bulli - Hanno nome e cognome i componenti della baby gang. I carabinieri, grazie alla testimonianza del giovane ferito (dimesso con prognosi di 30 giorni) e di altre persone presenti all'aggressione, avrebbero identificato cinque ragazzi fra i 16 ed i 18 anni. I militari sono alla caccia dei complici del pestaggio, minorenni che, durante l'aggressione, hanno avuto il compito di "proteggere" la banda dall'eventuale intervento dei passanti.