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Coronavirus in Italia, salgono i nuovi contagi e calano le vittime

Sono 162 i nuovi casi, di cui 63 in Lombardia, e 13 i decessi. Per lʼIss ci potrebbe essere un ruolo attivo dei bimbi nella diffusione del virus

Sono 162 i nuovi contagiati da Covid-19 nelle ultime 24 ore in Italia, in aumento rispetto ai 114 di martedì. Le vittime sono invece 13 (erano 17). I casi totali salgono a 243.506, i morti a 34.997. I dati sono stati pubblicati sul sito della Protezione civile. Per quanto riguarda la Lombardia, si segnalano 63 nuovi contagi.

 

I guariti sono 198.016, in aumento di 575 rispetto a martedì. Gli attualmente positivi sono invece 12.493, in calo di 426 nelle ultime 24 ore. Continuano a diminuire i pazienti
Covid in terapia intensiva: da 60 a 57 in 24 ore. In calo anche in Lombardia, da 27 a 23 (-4). Risultano ancora in aumento però i ricoverati con sintomi: venti in più, per un totale di 797 (martedì erano saliti di nove unità). In isolamento domiciliare ci sono 11.639 persone, in calo di 443 unità. I tamponi aumentano ancora rispetto al giorno precedente: ne sono stati effettuati 48.449.

 

In Lombardia il 38,8% dei casi totali - Coi suoi 63 nuovi contagi, la Lombardia rappresenta il 38,8% del totale odierno nazionale (162), in risalita rispetto a martedì, ma sempre a livelli più bassi della media delle ultime settimane. Sono stati 10.426 i tamponi effettuati. I decessi sono stati cinque, per un totale complessivo che sale a 16.765. Si registrano inoltre 21 nuovi casi in Veneto, 20 nel Lazio e 18 in Emilia-Romagna.

 

I casi pediatrici sono l'1,8% del totale - Secondo l'Istituto superiore di sanità, i casi pediatrici di coronavirus sono l'1,8% del totale (3.836 su 216.305), con un'età media di 11 anni, e nel 13,3% dei casi sono stati necessari ricoveri in ospedale. I dati suggeriscono che i casi pediatrici sono "meno gravi rispetto alle altre classi di età; tuttavia l'età maggiore di un anno e la presenza di condizioni patologiche preesistenti rappresentano fattori di rischio di gravità della malattia".

 

Probabile ruolo attivo dei bimbi nella diffusione del virus - Anche se ad oggi l'epidemia ha colpito in maniera "piuttosto limitata i neonati, i bambini e gli adolescenti", L'Iss non è ancora riuscito a valutare "un reale impatto della malattia a causa del distanziamento sociale e della chiusura delle scuole. Inoltre la popolazione pediatrica nella trasmissione del virus potrebbe giocare un ruolo attivo".

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