Nuove regole in pista

Casco obbligatorio per tutti gli sciatori dal 2025/26: sanzioni a partire da 150 euro per i trasgressori

La misura prevista dal decreto sport trova i primi consensi nelle località che hanno già aperto gli impianti

14 Nov 2025 - 17:26
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Dalla stagione sciistica 2025/26 il casco diventerà un elemento imprescindibile per chiunque acceda alle piste italiane. L’obbligo, introdotto dal decreto sport entrato in vigore nell’agosto scorso, estende la protezione a tutti gli sciatori adulti, già richiesta ai minori da precedenti disposizioni. La norma stabilisce sanzioni a partire da 150 euro per chi non rispetta l’obbligo e, in alcune circostanze, prevede anche il ritiro dello skipass da parte degli operatori degli impianti. La misura regolamentare, pensata per rafforzare gli standard di sicurezza e uniformare i comportamenti sulle piste, ha iniziato a essere valutata proprio in questi giorni nelle località che hanno aperto la stagione in anticipo rispetto al resto d’Italia.

In Val Senales, una delle zone dove lo sci è già praticabile, arrivano infatti i primi commenti da parte di maestri e addetti ai lavori, che guardano con favore alla novità. Tra le testimonianze raccolte spicca quella di Barbara Milani, istruttrice nazionale di sci con oltre vent’anni di attività, che descrive il casco come una componente irrinunciabile della propria pratica professionale.

Nel raccontare la sua esperienza, sottolinea: "È una scelta importante, io lo uso da tantissimi anni. Fa parte ormai di me. Non faccio curve in velocità se non ho il casco. Ma non mi fermo nemmeno in pista se non ho il casco, perché è un senso di sicurezza che ho, sia nei miei confronti che nei confronti degli altri". Le sue parole evidenziano come l’utilizzo del casco sia ormai entrato nella routine di molti professionisti e venga percepito come garanzia di protezione personale e collettiva. Una posizione altrettanto favorevole arriva da Stefano Zerpelloni, maestro di sci, che ribadisce il sostegno diffuso tra gli insegnanti delle scuole italiane.

"Tutte le scuole di sci e tutti i maestri di sci di tutta Italia accolgono ben volentieri il fatto che i caschi vanno messi in pista da tutti quanti, anche dagli adulti, perché naturalmente salvano vite e sono utili", afferma. Le sue osservazioni riflettono l’approccio consolidato della categoria verso l’uso dei dispositivi di protezione, da anni raccomandati come misura essenziale di prevenzione. Oltre ai maestri, anche gli operatori degli impianti si esprimono positivamente nei confronti della nuova disposizione. Stefan Hütter, responsabile marketing dell’Alpin Arena Senales, sottolinea l’impegno del settore nel garantire ambienti sempre più sicuri e afferma: "Stiamo lavorando e facendo di tutto per garantire la sicurezza sulle piste".

Le sue parole confermano che l’adeguamento alle norme viene considerato un passaggio coerente con le politiche già adottate dagli impiantisti per ridurre i rischi e migliorare la gestione degli spazi sciistici. L’avvio dell’obbligo previsto dal decreto sport rappresenta quindi un cambiamento significativo nella disciplina della sicurezza in montagna, con l’obiettivo di rendere più omogenee le condizioni di accesso alle piste italiane.

I giudizi raccolti nelle aree sciistiche già operative suggeriscono una buona predisposizione verso la nuova regola, che mira a proteggere gli utenti e a ridurre le conseguenze degli incidenti legati alla pratica dello sci

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