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Bimba ridotta in fin di vita dal compagno della madre, la donna: "Giusto che paghi, ma non lo abbandono"

Roma, la piccola ha riportato un ematoma cerebrale. Sul corpicino morsi e altri segni di violenza

Bimba ridotta in fin di vita dal compagno della madre, la donna:
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"Sua madre mi ha spiegato che è malato, ha una specie di schizofrenia.

Io lo amo, ma non so se riesco a perdonarlo. Lo so cosa penseranno tutti di me, che sono una madre disgraziata, ma lui è la mia vita. E' giusto che sia in carcere, ma devono aiutarlo perché lui non vuole prendere le medicine. Io comunque non lo abbandono". Così aveva dichiarato al "Messaggero" Sara, la mamma della piccola Alice, la bambina ridotta in fin di vita da Federico Zeoli, il compagno della donna. Salvo poi cambiare idea dopo poche ore ai microfoni di "Mattino Cinque": "Lo odio e deve marcire".

"Dovevamo sposarci ad aprile" - Intervistata da "Il Messaggero", la donna ha parlato della relazione con Zeoli: "Lo conosco solo da due mesi, dovevamo sposarci ad aprile. Si arrabbia spesso, sbotta, poi si pente ma io non mi arrabbio, lo lascio sfogare. Non ha mai alzato le mani su di noi, a parte qualche sculacciata o rimprovero. Ci tiene all'educazione ma io ho sempre permesso alle bambine di fare come vogliono, insomma ogni tanto fanno cadere qualcosa quando rovistano nei cassetti e lui si arrabbia".

Raccontando la tragica giornata di giovedì Sara ricorda: "Lui (Federico, ndr.) mi ha telefonato e detto che dovevo correre a casa perché la bambina aveva perso i sensi all'improvviso dopo aver bevuto dell'acqua e vomitato". Poi la corsa in ospedale dove in un primo momento Sara prova a coprire il compagno, parlando di un incidente. I poliziotti però non le credono e incalzano Sara e il compagno, che alla fine confessa. La bambina piangeva e non voleva smettere: Zeoli inizia a picchiarla, su tutto il corpo, sul viso, sulla testa, poi la morde all'altezza dell'ombelico. La piccola perde i sensi ed allora Zeoli chiama Sara.

"Ci amiamo, con le bambine eravamo felici" - "Noi ci amiamo - continua a raccontare Sara a "Il Messaggero" - e con le bambine siamo felici, dormiamo tutti in una stanza e ci vediamo la televisione sul lettone".

Sara non sembra ancora pienamente consapevole di quanto accaduto: "Non ci credo - prosegue piangendo-. Cosa mi è successo? Non so se vivrà, spero di sì, prego per lei".

Intanto la preoccupazione corre anche alle altre figlie, una di 5 anni e la gemella di Alice, "Mi hanno preso le bambine, sto aspettando notizie. Ho paura del mio ex, un pregiudicato, mi ha preso a coltellate, è violento, vuole le bambine. Vive a Roma ed è arrabbiatissimo. Non le vede da 4 mesi, sono terrorizzata".