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Adozioni,mamma single:ce l'ho fatta

Don Rigoldi:un genitore meglio di nulla

Dopo l'apertura della Cassazione all'adozione di minori da parte dei single, spunta la storia di chi ce l'ha già fatta.

E' Cristina Cecchini, mamma di un ragazzo 14enne, diventato suo figlio in forma pienamente legittimante nel 2006 grazie alla sentenza di un tribunale bielorusso omologata in Italia dalla Corte d'Appello. E se la Chiesa non ci sta, Don Rigoldi, cappellano del carcere minorile di Milano, ribatte: "Un solo genitore è meglio di nessuno".

L'avventura di Cristina, un avvocato di Pesaro, è iniziata quando il ragazzino aveva 7 anni e mezzo ed era venuto in Italia per un soggiorno di salute. Poi fu ospite a più riprese della donna. "Un giorno mi disse che non voleva chiamarsi con il suo cognome - racconta -, ma con il mio. E' cominciato tutto da lì". Alla sentenza della Corte d'Appello si è giunti anche sulla scorta di un pronunciamento della Corte Costituzionale, che pur rigettando il ricorso di una donna sarda (che poi è riuscita ad adottare un'altra bielorussa al compimento della maggiore età della ragazza), aveva equiparato il diritto dei minori stranieri abbandonati di avere una famiglia a quello dei minori italiani.

Oggi, grazie alla sentenza del tribunale bielorusso, il ragazzo si chiama Cecchini. "Con questo nome è arrivato in Italia", racconta la mamma, ed è molto orgoglioso della sua storia. "Quando il presidente Napolitano venne a Pesaro - ricorda la donna - mio figlio era in prima fila e gli disse subito: 'io sono stato adottato!'".

Don Rigoldi: "Meglio un genitore che nessuno"
Se il Vaticano ha ricordato come "in linea generale, la priorità" sia "il bene del bambino, che esige un padre e una madre", Don Gino Rigoldi, cappellano del carcere minorile "Beccaria" di Milano e presidente di "Comunità Nuova", ha evidenziato come "la possibilità di far crescere" i bambini nel mondo che non hanno nessuno "con un solo genitore, piuttosto che in una comunità, sia da cogliere". "Non basta la cornice di un padre e di una madre per rendere sostanza quel che a volte è un mito - continua Don Rigoldi parlando al Corriere della Sera -. Ci sarebbero casi di single da privilegiare".