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Caso Ruby, "Berlusconi indagato"

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è indagato a Milano per la vicenda Ruby.

Le ipotesi di reato contestate sono concussione e prostituzione minorile. Perquisita l'abitazione e gli uffici del consigliere regionale Nicole Minetti, che è indagata con Lele Mora ed Emilio Fede per gli stessi reati. Il premier, a cui la Procura ha inviato un invito a comparire, risulta indagato dal 21 dicembre.

Gli inquirenti ipotizzano che Berlusconi abbia fatto pressioni sulla Questura di Milano per far liberare l'allora 17enne Ruby nel maggio scorso, dopo che era stata fermata per furto, per nascondere il fatto che avesse avuto diversi incontri con lei. Il premier, quando la vicenda era emersa nei mesi scorsi, aveva respinto ogni sospetto, affermando di aver semplicemente aiutato una persona bisognosa. L'invito a comparire dei pm di Milano a Silvio Berlusconi è per i giorni compresi tra il 21 e il 23 gennaio.

Procura chiederà rito abbreviato per il premier
La procura di Milano avrebbe intenzione di chiedere il processo con rito immediato per Silvio Berlusconi per il caso Ruby. E' quanto trapela dagli ambienti giudiziari. A detta degli inquirenti, per il premier esisterebbero infatti sia le condizioni temporali che le evidenze della prova sufficienti per inoltrare al gip nelle nelle prossime settimane una richiesta di questo tipo.

Legali premier: "Procura Milano non ha competenza"
"Dalla lettura dell'atto notificato si può evincere come la Procura di Milano stia procedendo nei confronti del presidente Berlusconi in maniera non conforme alla normativa vigente". Lo scrivono in una nota gli avvocati del premier aggiungendo che "per quanto concerne la ipotizzata concussione, la competenza funzionale è pacificamente del Tribunale dei Ministri mentre, per la asserita vicenda di Ruby, la competenza territoriale è da individuarsi presso il Tribunale di Monza".


Legali premier: "Mai sesso tra Ruby e Berlusconi"
"In una notizia di agenzia si assume che il presidente Berlusconi avrebbe avuto rapporti sessuali con Ruby quand'era minorenne. L'assunto è palesemente destituito di ogni fondamento. Come risulta dalle stesse dichiarazioni della ragazza e dalle puntuali indagini difensive svolte in merito sulla vicenda, mai vi sono stati rapporti sessuali, ma soltanto una conoscenza senza implicazioni di carattere intimo. Qualsiasi illazione sul punto, dunque, è destinata ad essere totalmente smentita da dati fattuali''. Lo precisano gli avvocati del premier Piero Longo e Niccolò Ghedini, riferendosi alla notizia secondo cui il premier avrebbe avuto rapporti sessuali con la giovane dal febbraio al maggio 2010, ad Arcore.

Indagati anche Fede e Mora
Un'informazione di garanzia è stata notificata anche a Emilio Fede e Lele Mora. Per entrambi l'accusa è di violazione della Legge Merlin sulla prostituzione e di induzione alla prostituzione minorile. Lo afferma un comunicato del procuratore di Milano, Edmondo Bruti Liberati. Si tratta di reati contestati in concorso con la consigliera regionale Nicole Minetti. Ai tre vengono contestati anche l'induzione, il favoreggiamento, il reclutamento e lo sfruttamento di più prostitute maggiorenni nel 2010.

Fede: "Non so nulla"
"Lo apprendo dai giornali, non so nulla. Non ho ricevuto nessun atto formale da parte dei magistrati, né ho subito alcuna perquisizione". Così il direttore del Tg4, Emilio Fede, ha commentato un suo presunto coinvolgimento. "Che io sia indagato i giornali lo scrivono da mesi, ma con tutto il rispetto che ho per il lavoro dei miei colleghi devo dire che a me non risulta assolutamente - ha detto ancora Fede -. Se essere indagato significa aver ricevuto un atto di garanzia, non lo sono assolutamente. Della vicenda Ruby credo di aver già detto tutto - ha spiegato ancora Fede - l'ho conosciuta a casa di Berlusconi ma non l'ho presentata io al presidente, né so chi lo abbia fatto, né sapevo che all'epoca fosse minorenne". Fede ha ribadito che in tutti questi mesi su questa vicenda non è mai stato ascoltato dai magistrati: "Non avevo un avvocato prima - ha detto - e continuo a non averlo".

Mediaset: "Inchiesta chiarirà estraneità di Fede"
"Pur non avendo conoscenza degli atti, ma essendo ben consapevole delle qualità morali e personali del direttore" del Tg4 Emilio Fede, Mediaset "è convinta che lo sviluppo dell'inchiesta non potrà che chiarire la sua estraneità alle accuse". Lo comunica, in una nota, l'azienda di Cologno Monzese.

Mora: "Non ho nulla da dire"
"Sono in una riunione, non ho niente da dire né ora né dopo". E questa l'unica risposta per ora del manager Lele Mora che ha sempre dichiarato di non aver portato Ruby nella residenza del premier ad Arcore.

Ghedini: "Gravissima intromissione in privato"
Secondo gli avvocati del premier, Piero Longo e Niccolò Ghedini, l'indagine aperta dalla Procura di Milano contro Berlusconi è una "gravissima intromissione nella vita privata del presidente del Consiglio senza precedenti nella storia giudiziaria del Paese". Longo e Ghedini definiscono "assurda e infondata" e basata su vicenda "già ampiamente mentite da tutti i testimoni e dai diretti protagonisti".

Perquisita anche Ruby
Anche Ruby, che attualmente risiede in una comunità in provincia di Genova, è stata perquisita nell'ambito dell'indagine in cui è indagato, tra gli altri, il premier Silvio Berlusconi. Sempre in merito alla ragazza, il suo legale, l'avvocato Massimo Dinoia, ha chiarito che "da ottobre, cioè da quando io l'assisto, Ruby non è mai stata sentita dalla Procura". Nel suo pc, sequestrato il 28 ottobre scorso nella comunità-alloggio di sant'Ilario (Genova), sono custoditio foto digitali e i filmati che riguardavano alcune feste in Sardegna. Sarebbero, secondo alcune indiscrezioni, stati acquisiti al fascicolo numero 55781/2010 del registro generale delle notizie di reato aperto dalla procura di Milano.