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Arluno, fermato l'ex della vittima

Eʼ accusato di omicidio aggravato

Nuovi dettagli sul caso della donna trovata morta ad Arluno.

La vittima, Monica Savio - 36enne residente a Vittuone e impiegata in una ditta di condizionatori - sarebbe stata uccisa dall'ex fidanzato, Stafano Cecchetti, per il quale il pm ha firmato il fermo. L'uomo è accusato di omicidio aggravato da futili motivi e crudeltà. La donna è stata uccisa in un parco attiguo a dove è stata trovata. All'origine del delitto la tormentata storia fra i due.

Cecchetti si è presentato spontaneamente dinanzi alle forze dell'ordine per confessare il delitto. Il pm Grazia Pradella, in Procura a Milano, ha già disposto il fermo. L'uomo ha dichiarato di aver agito mosso da un impeto di gelosia. La storia d'amore tra Cecchetti, di professione grafico e residente a Corbetta, nel Milanese, e la vittima era infatti una storia molto tormentata. La donna, separata, lascia un figlio di dieci anni avuto dalla precedente relazione. L'omicida è stato portato via dai carabinieri per le procedure di fotosegnalamento.

Da quanto è trapelato, sembra che Cecchetti abbia ammesso di averla colpita con pugni in faccia e poi di averla strangolata a causa della gelosia che la donna nutriva nei suoi confronti, aumentata - avrebbe detto - dopo aver scoperto il numero di telefono di un'altra donna sul suo cellulare. A quanto si è appreso, la donna sarebbe stata uccisa per strangolamento dopo essere stata picchiata con pugni così violenti da provocarle la frattura della mandibola.

Il corpo sanguinante della donna era stato trovato domenica sera da un giovane a passeggio con il cane nei giardini pubblici di via Mazzini, in una zona circondata da villette, a poche centinaia di metri dall'autostrada. E' lui che ha dato l'allarme. Secondo gli inquirenti, l'aggressione sarebbe però avvenuta in un altro luogo e la vittima sarebbe poi stata portata nel parcheggio del parco a bordo di un'auto e abbandonata a terra agonizzante.

Il personale del 118 ha cercato disperatamente di rianimarla, ma la donna è morta prima del trasporto in ospedale. Fra gli elementi esaminati dai carabinieri del Nucleo investigativo di Monza e della compagnia di Legnano, che stanno conducendo le indagini, un filmato delle telecamere dell'impianto di video sorveglianza del parco, puntate proprio sulla zona dove è stata ritrovata la vittima. Sarà l'autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni, a fare chiarezza sulle cause del decesso.