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Ruby:"Berlusconi rideva di Bersani"

Quella sera del 14 febbraio nella villa di Berlusconi a Arcore, il premier davanti alle invitate "prendeva in giro politici di sinistra, tipo Bersani".

Lo ricorda Ruby nell'intervista a "Oggi". "Ci ha fatto vedere una statua di marmo con la sua faccia e il corpo di Superman", aggiunge. "Una volta dentro ci ha accolti lui - dice Ruby - Mi ha detto che ero elegantissima e che ho le gambe lunghissime. Eravamo dieci ragazze. Ma nomi non ne faccio"

"Poi mi ha dedicato una canzone, perché ero nuova. Mi ha cantato Se tu non fossi tu di Apicella" aggiunge. Ed ancora: ad Arcore "ci ha accolti lui, in golfino blu e giacca. Mi ha detto che ero elegantissima e che ho le gambe lunghissime. Io mi limitavo a dire grazie. Non volevo dare troppa confidenza, non sapendo che tipo fosse. Quella sera eravamo dieci ragazze. Erano tutte molto appariscenti, in rosso, verde smeraldo. E c'era Emilio Fede. Ero seduta accanto a Silvio. E vicino alla tenda c'era Apicella che suonava".

Il Bunga Bunga
Ruby è tornata anche sul Bunga Bunga: "Ci siamo spostati in un salotto dove lui ci ha raccontato la barzelletta del Bunga Bunga, bevendo Sanbitter. Glieli portavo io. Poi volli andare via, ero a disagio perché tutte erano in confidenza con lui e io no. Prima però lui mi ha portata al piano di sopra nel suo ufficio. Sapeva dei miei problemi e voleva aiutarmi". Secondo quanto riportato dal settimanale  e anticipato da Tgcom, Berlusconi quel 14 febbraio le avrebbe dato una busta con 7 mila euro dicendole di non volere nulla in cambio e aggiungendo: "Non sono un uomo cattivo, non stare sulle tue".

"Pensavo si mangiasse meglio"
"Quella sera - prosegue Ruby - avevo un tailleur pantalone color panna e una camicia con il collo alto, i capelli raccolti a banana. Il taxi si è avvicinato a un ingresso laterale. Priscilla (la sua amica brasiliana, ndr) ha chiamato in villa e i carabinieri ci hanno lasciato passare. Quando ho visto quel villone ho chiesto alla mia amica dove fossimo. E lei mi ha detto 'dal presidente'. M'è preso un colpo. Io fino a pochi mesi prima dormivo su una panchina a Catania''.

 "Mi sentivo Cenerentola - continua - con la prospettiva di tornare alla realtà e ai sacrifici di mezzanotte. Il menu? Tutto tricolore: pomodori, mozzarella e olive; pasta al pomodoro, pasta al pesto e pasta ai formaggi; timballo tricolore; gelato al pistacchio, fragola e vaniglia. Pensavo si mangiasse meglio. Poi Silvio ci ha regalato una collana di Damiani con un cuore perché era San Valentino"