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Ruby a Tgcom:"Usata da media e pm"

"Sono stata ad Arcore solo una sera e quello che raccontano i giornali sono cazzate".

Ruby, la ragazza marocchina al centro del presunto scandalo che coinvolge Silvio Berlusconi, smentisce e rilancia: "Dietro questo polverone c'è una sola persona, il giudice Pietro Forno. Mi ha usata per attaccare il premier". A Tgcom la giovane rivela: "Sono dispiaciuta, vedo coinvolte persone che mi hanno aiutato senza chiedere niente in cambio".

Nel suo racconto non c'è nulla di scabroso, nessuna traccia dell'ormai noto "bunga bunga", né di festini a luci rosse. "Un'amica mi ha portato nella villa del presidente Berlusconi il 14 febbraio, è l'unica volta che ci sono stata, ma nessuno sapeva che ero minorenne, io ho detto di avere 24 anni. La serata è stata tranquilla, prima una cena, poi il premier si è messo a cantare. Era la prima sera che mi vedeva e per questo mi ha dedicato una canzone". Verso mezzanotte Ruby lascia Arcore. "Il premier - rivela la giovane - mi ha regalato una collana di Damiani e dato una busta. Tornando, mentre ero in taxi, l'ho aperta e c'erano 7mila euro in contanti".

E' normale ricevere tutti questi soldi la prima sera che vede una persona? "No" risponde lei, chiarendo che dietro la cifra non c'erano però proposte o ricompense ad atti sessuali "né da parte di Berlusconi, né di altri partecipanti alla serata". "L'amica che mi ha portato ad Arcore - continua Ruby - ha raccontato al presidente la mia storia e gli ha detto che avevo bisogno di aiuto. Per questo motivo lui mi ha dato la busta".

Poco tempo dopo, Ruby finisce in tribunale, accusata di furto dalla ex coinquilina. "In quell'occasione ho conosciuto Nicole Minetti, penso che l'abbia chiamata la stessa amica che mi ha portato ad Arcore". Quel giorno si è scoperto che Ruby in realtà era minorenne. "Lele Mora si è arrabbiato tantissimo, 'non sentiamoci più' mi ha detto". Poi ho parlato anche con il presidente del Consiglio: "Ho già avuto tanti problemi, avresti dovuto dirmelo che eri minorenne, mi spiace ma non potremo più vederci", le ha detto il premier.

La giovane marocchina è amareggiata, non lo nasconde. "Dietro questa storia c'è la volontà di attaccare il presidente del Consiglio, ma io non c'entro nulla. L'artefice di tutto ciò è il giudice Pietro Forno. Lui non è mai stato interessato alla mia storia e alle mie vicende in comunità: voleva solo colpire il premier e per farlo mi ha usata".

Ma chi c'era quel giorno ad Arcore? Oltre a Berlusconi c'era Emilio Fede ma dal racconto di Ruby ne esce una normale serata goliardica: "Canzoni, racconti, niente sesso". Il direttore del Tg4 lo aveva incontrato solo un'altra volta, durante un concorso di bellezza in Sicilia: "Ma non credo che lui si ricordi di me". Una vita difficile quella di Ruby, cacciata di casa a 12 anni e costretta a sembrare più grande della sua età per sopravvivere. Di giorno cameriera, di notte serate nei locali: "Faccio pure la danza del ventre, ma prima di incontrare Lele Mora mi capitava anche di dormire sulle panchine".

E per il manager delle star la quasi 18enne marocchina ha solo parole di ringraziamento: "Mi dispiace averlo coinvolto, lui mi ha fatto solo del bene, non sapeva che fossi minorenne. All'inizio mi ha detto di non farmi più vedere quando la storia è esplosa. Poi mi ha richiamata dicendomi 'ti aiuterò'". Insomma, tutta una bolla di sapone, sembrerebbe. In attesa della prossima puntata, l'1 novembre Ruby diventerà maggiorenne e annuncia: "Mi prenderò la rivincita contro chi mi ha messo nei guai".

Alessandro Bontempi
Michele Marsico