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Ghedini:"Su Ruby notizie infondate"

"Le notizie apparse sulla stampa in relazione ad asserite dichiarazioni rese da tale Ruby in merito a episodi che sarebbero accaduti presso l'abitazione del Presidente Berlusconi, sono assolutamente infondate".

Così Niccolò Ghedini e Piero Longo, i legali del premier, smentiscono ogni coinvolgimento di Berlusconi su presunte feste hot ad Arcore. Secondo Repubblica e Corriere della Sera per la vicenda sono invece indagati Emilio Fede e Lele Mora.

"La stessa Procura di Milano si è già puntualmente espressa sull'inesistenza di indagini in tal senso - hanno spiegato Longo e Ghedini - . Del resto da approfondimenti svolti si è potuto acclarare con numerosissimi riscontri testimoniali la radicale e totale infondatezza delle illazioni giornalistiche avanzate. E' ovvio che saranno esperite tutte le azioni giudiziarie del caso".

Nel dettaglio, le notizie sulla vicenda risultano assai frammentate e contrastanti. Ruby mente, sta mettendo in atto un ricatto proprio ai danni del premier, o racconta la verità? Sul caso gli inquirenti starebbero cercando riscontri e verifiche. Nel frattempo sulla stampa si susseguono voci e versioni diverse.

"Repubblica" prima ricostruisce la storia di Ruby R., minorenne marocchina che avrebbe riferito ai magistrati di alcuni incontri piccanti nella residenza del premier, poi spiega come la giovane sia riuscita a farsi invitare ai presunti party a luci rosse grazie all'aiuto di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, la 25enne consigliere regionale in Lombardia.

Stando al quotidiano, la marocchina, accusata di furto e fuggita dai genitori e da alcuni centri di accoglienza, sarebbe stata reclutata dall'agente televisivo dopo un incontro con il direttore del Tg4 durante un concorso di bellezza. Secondo l'articolo di "Repubblica", la giovane avrebbe parlato di alcuni party ad Arcore e di un harem fatto di starlett ed escort, smentendo però qualsiasi rapporto sessuale con il premier. Nel suo racconto la minorenne farebbe entrare negli atti giudiziari anche un'espressione inedita, il "bunga bunga", riferendosi all'abitudine del padrone di casa d'invitare alcune ospiti, le più disponibili, a un dopo-cena erotico. Proprio in relazione a questa ricostruzione dei fatti, "Repubblica" riferisce infine che Fede, Mora e Nicole Minetti risulterebbero indagati per favoreggiamento della prostituzione.

Lievemente diversa invece la versione del "Corriere della Sera". Anche il quotidiano di via Solferino parla di due indagati per favoreggiamento della prostituzione in relazione ad alcune feste con ragazze e politici nella residenza del premier: Lele Mora e Emilio Fede. Stando al Corriere, dopo alcune dichiarazioni di Ruby, sulla vicenda sarebbe stata aperta un'inchiesta, che però non avrebbe nulla a che fare coon gli stili di vita personali di Berlusconi, ma sul fatto che le ragazze potrebbero essere state inviate ai party con "preventivate prospettive di meretricio".

Ma anche il "Fatto Quotidiano"aggiunge particolari alla vicenda: pare che la ragazza abbia raccontato di aver ricevuto 30mila euro da Silvio Berlusconi, in contanti, dentro una busta. E che, fuggita dalla Sicilia e dalla propria famiglia, sia fuggita al nord per cercar fortuna. Conosciuto Lele Mora e la sua tribù, la ragazza ha la speranza di avere almeno una comparsata in qualche spot, in qualche programma. E Lele, sempre secondo quanto riportato dal quotidiano, la protegge, tenta di tirarla fuori dai guai attraverso la richiesta della figlia Diana Mora, di averla in affido.

Ma le supposizioni non vanno in porto perchè, spiega il "Fatto", gli assistenti sociali spiegano che per l'affido ci vuole il consenso della famiglia naturale di Rudy, rimasta in Sicilia. Insomma si rincorrono le inconguenze, dichiarazioni e ritrattazioni si susseguono. Se si tratti di dichiarazioni veritiere o se la giovane farnetichi per cercare facile pubblicità, ad oggi non è ancora dato sapere.