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Muore dopo cesareo:aperta inchiesta

La Procura di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo su un caso di presunta malasanità.

Una 33enne, Eleonora Tripodi, è morta dopo un parto cesareo in una clinica privata: a causa di un'emorragia è stata trasferita al reparto di Rianimazione allo Jazzolino di Vibo, dove non ci sarebbero stati posti. Da lì in ambulanza a Lamezia Terme, ma è morta nel tragitto. Il suo ginecologo è indagato per omicidio colposo. Il ministro Fazio ha inviato gli ispettori.

La donna è arrivata in clinica con la placenta che aveva bucato l'utero e provocato una forte emorragia. E' stata sottoposta a un cesareo, il terzo (altri due figli erano nati allo stesso modo), ma dopo il parto i medici hanno dovuto richiedere il trasferimento in Rianimazione.

Ginecologo indagato per omicidio colposo
La Procura di Vibo ha già aperto un'inchiesta su quello che potrebbe essere un nuovo caso di malasanità. Il pm titolare dell'indagine, Fabrizio Garofalo, ha notificato un'informazione di garanzia con l'ipotesi di omicidio colposo, al ginecologo Domenico Princi, di 45 anni. Princi aveva in cura Eleonora Tripodi e ha effettuato il cesareo sulla donna.

Lo sfogo del marito: "Cerchiamo giustizia"
"Mia moglie è morta, non c'è più e non tornerà più". E' disperato Mario Mazzitelli, marito della giovane Eleonora Tripodi. "Io cerco solo la verità - ha detto - mia moglie stava male, forse doveva partorire qualche giorno prima. Noi abbiamo chiesto notizie ai sanitari ma nessuno ci ha dato risposte. Ora cerchiamo giustizia".

La madre: "Dai medici scarsa attenzione per mia figlia"
Sul caso interviene anche la madre della donna. Secondo lei i medici che la stavano curando non sono stati abbastanza attenti alla situazione, molto delicata, della figlia. "Nei suoi confronti non c'è stata adeguata attenzione da parte dei sanitari della clinica che l'avevano in cura". Ha la lucidità di lanciare accuse precise Vincenzina Loiacono dopo la tragedia della figlia, morta venerdì mentre veniva portata nell'ospedale di Lamezia Terme dopo un intervento di parto cesareo nella clinica Villa dei Gerani di Vibo Valentia.

"Era dal 24 luglio - aggiunge - che mia figlia aveva delle sofferenze. Quello stesso giorno Eleonora era stata ricoverata a Villa dei Gerani, dove aveva dato alla luce gli altri due figli sempre col parto cesareo, ed era rimasta ricoverata per cinque giorni. Il 4 agosto, persistendo contrazioni e dolori, l'avevamo portata di nuovo a Villa dei Gerani ed il ricovero si era protratto fino al 13 agosto, giorno in cui i medici hanno deciso di dimetterla. Una decisione che non so spiegarmi visto che Eleonora continuava a stare male. Sono convinta che le sue condizioni non consentivano di dimetterla".

"Il 17 agosto Eleonora era tornata sempre nella stessa clinica per un'ecografia. Gliel'hanno fatta e poi l'hanno di nuovo rimandata a casa. Sono convinta, invece, che avrebbero dovuto tenerla ricoverata. Il ginecologo, Domenico Princi, quando gli esprimevo le mie perplessità sulle condizioni di Eleonora, mi diceva di stare tranquilla e che ero una mamma troppo apprensiva". L'ultimo ricovero di Eleonora, racconta ancora la madre della donna, risale al 19 agosto. Il 20 la donna è stata fatta partorire, ma le sue condizioni si sono subito aggravate a causa di un'emorragia, tanto che ne è stato disposto il ricovero in ospedale. "In una situazione del genere - afferma ancora Vincenzina Loiacono - è davvero azzardato chiedersi se il caso di mia figlia sia stato trattato con l'urgenza e l'attenzione che richiedeva?".

Ministro invia gli ispettori
Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, ha disposto l'invio degli ispettori del ministero nelle strutture sanitarie calabresi coinvolte nella vicenda. Il provvedimento è stato preso "per verificare l'appropriatezza delle procedure effettuate e della corretta gestione dell'emergenza".