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Sollecito:la verità verrà a galla

Raffaele scrive a News Mediaset

Alle 18 di ogni mercoledì a casa della famiglia Sollecito a Bisceglie squilla il telefono.

Dall'altro capo della cornetta, nel carcere di Terni, c'è Raffaele. Un appuntamento che si ripete ormai da oltre due anni. Raffaele in questi giorni ha riacquistato la serenità necessaria per continuare a studiare e gli è stato affidato un tutor. "Sono innocente, la verità verrà a galla", ha scritto in una lettera a News Mediaset.

Mercoledì scorso, nella sua ultima telefonata alla famiglia, Raffaele ha parlato del suo nuovo tutor con il padre Francesco. Ecco di seguito il testo della conversazione.

Padre: che mi dici del professore?
Raffaele: tutto bene cerchiamo di capire quello che serve per l’esame intanto stiamo andando avanti con il programma che ho… non siamo  veloci proprio per capire dove indirizzarci
Padre: lui è molto contento
Raffaele: ah si, fa piacere anche a me
Poi Raffaele parla con gli amici, quelli che nn lo hanno mai abbandonato
Raffaele: era buona la torta di cioccolato, amici sì dai
Raffaele: l'ho fatta assaggiare anche agli altri era buona davvero.


Raffaele Sollecito gestisce la biblioteca del penitenziario di Terni, dipinge i suoi quadri e risponde alle centinaia di lettere che gli vengono scritte da persone sconosciute. Soprattutto dall’inghilterra e dagli Stati Uniti. Raffaele scrive non solo a loro. Questa è una sua lettera che ci ha indirizzato alla vigilia del giorno in cui saranno depositate le motivazioni della sentenza che lo ha condannato in primo grado a 23 anni di carcere.

"Questa via crucis che mi costringono a sopportare dura ormai da oltre due anni. Non so quali siano le ragioni per le quali io sarei colpevole di questo efferato delitto del quale io non so nulla", scrive Raffaele, sostenendo ancora una volta la sua estraneità all’omicidio di Meredith. "Mi hanno tirato addosso fango, stupidaggini ma l'unica cosa su cui si può discutere seriamente sono le indagini biologiche e scientifiche - aggiunge -. Prego ogni giorno Dio perché illumini i giudici e faccia luce su questa orribile vicenda. Vivo con la consapevolezza che non è ancora finita e che la verità è come l'olio: viene sempre a galla".