"Contro lo smog meno riscaldamento"

"Sono più di otto mesi che il ministero sta lavorando insieme con i ministeri dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture per realizzare un Piano nazionale contro lo smog. Una battaglia difficile. Non si può improvvisare. Come è evidente, non possono bastare i provvedimenti isolati presi dalle singole città". Illustra così le sue intenzioni il ministro facendo il punto sull'emergenza inquinamento con il "Corriere della Sera".

Qualche esempio? "Si può pensare a temporanei limiti di velocità sulle strade a rischio. Come anche a intimazioni a tenere le temperature più basse negli appartamenti. Ormai facciamo tutti gli americani. Vogliamo stare in casa in magliettina anche se fuori nevica. Non si può avere tutto. Se ci teniamo alla salute dobbiamo modificare i nostri stili di vita".

"Le caldaie vecchie andranno rottamate - ricorda Prestigiacomo - e sostituite con altre con migliore efficienza energetica. Come andranno rottamati anche i vecchi mezzi di trasporto pubblico". Ma "in assoluto, i limiti sulle polveri sottili imposti dall'Unione europea sono troppo bassi. Non si possono superare la media di 40 microgrammi per metro cubo per 35 giorni, in tutto l'anno. Milano soltanto nei primi 24 giorni di quest'anno li ha superati già 18 volte. Per questo contro l'Italia l'Unione europea ha aperto una procedura d'infrazione".