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Carte di credito,Lubamba in carcere

Due mesi al San Vittore di Milano

Sylvie Lubamba è in carcere.

L'esuberante fanciulla lanciata in tv da Piero Chiambretti è stata processata e ora sta pagando la pena nel carcere milanese di San Vittore: due mesi dietro le sbarre (a meno che non benefici di una pena alternativa). Il suo vizio di utilizzare carte di credito di altri per pagarsi fine settimana, hotel e vacanze non è piaciuto non solo agli intestatari seppur “distratti” dello strumento di pagamento, ma neppure ai magistrati.

Detta così suona un po’ come se la fiorentina di origini congolesi fosse una sorta di Robin Hood che ruba ai ricchi per dare ai poveri. Potrebbe essere. Certo è che per la legge, comunque la si interpreti, sempre di “reato contro il patrimonio” si tratta. Ce lo spiega Claudio Calisti, uno degli avvocati penalisti che seguono le vicende del personaggio lanciato in tv da Piero Chiambretti. “Sì, confermo, la sentenza esecutiva arriva dal tribunale di Bolzano. La mia assistita dopo essersi presentata spontaneamente alle forze dell’ordine, prima che ci venisse comunicata l’informativa, è stata fermata”. L’umore non deve essere sicuramente tra i migliori anche se c’è da dire che l’ironica Lubamba ha sempre affrontato in tv le sue vicende giudiziarie con grande intelligenza. Si sapeva, visti che i processi sono più di uno (ce ne sono almeno altri tre o quattro dove le si contesta sempre lo stesso reato) che prima o poi avrebbe dovuto pagare i suoi errori. “Lubamba non ha precedenti penali”, ci tiene a sottolineare Calisti, “ha agito con grande superficialità e leggerezza, non sapendo a cosa sarebbe andata incontro. Speriamo che benefici presto di una pena alternativa”. Il giochetto messo in atto dalla toscana di origini congolesi è semplice semplice: lei prendeva dai portafogli dei suoi “amici” benestanti le carte e prenotava via internet o via telefono, vacanze, hotel, voli aerei, treni. E se proprio era necessario inviava anche fax dove si diceva che l’intestatario della credit card dava l’autorizzazione ad usufruirne. Sembra che simili frodi siano state messe in atto Milano Bergamo, Grosseto e Ostia. Ora la 37enne vuole sparire dalle cronache e chiudere questa vicenda nel migliore dei modi per poi, probabilmente, ritornare sulle scene sotto una nuova veste. La dirompente Sylvie potrebbe impugnare carta e penna e scrivere le sue memorie. Perché no, lo ha fatto anche Sophia Loren nel 1982 dopo essere stata detenuta per 17 giorni nel carcere di Caserta per evasione fiscale, del resto.
“Asserito arresto della signora Lubamba: il mistero si infittisce. Pubblichiamo la comunicazione appena ricevuta dall’avvocato Giuseppe Blasio che dichiara di assistere la signora Lubamba e con la quale smentisce le dichiarazioni rilasciateci dall’avvocato Claudio Calisti”.

Nella mia qualità di legale di fiducia della signora Lubamba Silvye,comunico quanto segue:

1) smentisco nella maniera più assoluta la fondatezza della dichiarazione dell'Avv.Calisti per i seguenti motivi:

 

  • l'Avv.Calisti non ha mai rappresentato la mia cliente nè sotto il profilo penalistico,nè sotto quello civile.Quanto al merito della sua dichiarazione,l'Avv.Calisti Claudio – che non risulta a tutt’ora contattabile - se ne deve assumere ogni responsabilità e ne risponderà in sede civile e penale. Non si comprende il reale motivo di tale dichiarazione.

 

  • sono stato autorizzato a comunicare che la signora Lubamba dopo aver osservato un periodo di riposo a seguito di un intervento chirurgico sta assistendo la madre malata presso l’abitazione di quest’ultima insieme ai propri parenti.Nella giornata di domani la mia rappresentata ed assistita sarà in grado di fornire ogni ulteriore più dettagliato chiarimento.

 

Chiedo la pubblicazione immediata di questa nota.

 

Distinti saluti

Avv.Giuseppe Blasio

 

LA RISPOSTA DELL'AVVOCATO CLAUDIO CALISTI