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Gay aggrediti,7 anni a Svastichella

Roma, condanna con rito abbreviato

Condanna a sette anni di reclusione, previo riconoscimento della seminfermità, per Alessandro Sardelli, conosciuto come "Svastichella".

Il 40enne il 22 agosto scorso aggredì davanti al Gay Village di Roma una coppia gay ferendo gravemente con il coccio di una bottiglia un giovane di 31 anni, Dino rimasto ricoverato in ospedale per alcune settimane. La sentenza è stata emessa dal gup al termine del procedimento tenutosi con il rito abbreviato.

La sentenza è stata emessa dal gup Rosalba Liso al termine del procedimento tenutosi con il rito abbreviato. Sardelli è stato riconosciuto responsabile di tentato omicidio, lesioni e porto improprio di arma. E' stato ritenuto inoltre socialmente pericoloso dal perito nominato dal gup. Il pm Pietro Pollidori aveva sollecitato la condanna dell'imputato, che effetto della scelta del rito ha beneficiato dello sconto di un terzo della pena, a dieci anni di carcere. "Svastichella" è stato inoltre condannato a risarcire, tramite provvisionale, Dino nella misura di diecimila euro, Giuseppe, l'altro aggredito, con duemila euro.

All'Arcigay Roma, costituitasi parte civile nel procedimento (ed era la prima volta che accadeva), è stato riconosciuto il risarcimento simbolico di un euro. L'aggressore è stato inoltre condannato al pagamento delle spese processuali ed all'interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Ma lui farà ricorso
Il legale di Alessandro Sardelli ha già fatto sapere che presenterà ricorso in appello. Per il difensore di "Svastichella", Riccardo Radi, che aveva sollecitato l'assoluzione del suo assistito alla luce della sua seminfermità, si tratta di una "sentenza ingiusta, una condanna che appare eccessiva se si tiene conto della scelta del rito, l'abbreviato, e la seminfermità dell'imputato". Sardelli ha sempre negato che alla base dell'aggressione ci fosse un intento omofobico.