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Rosarno, gambizzati due immigrati

Tensione con gli abitanti del paese

Due immigrati sono stati feriti alle gambe a Rosarno in seguito a una sparatoria che si è verificata a pochi chilometri di distanza dall'accampamento dove sono ospitati gli extracomunitari, nel comune di Laureana di Borrello.

I colpi di arma da fuoco sono stati esplosi da ignoti e i due feriti sono stati trasportati in ospedale. A comunicare quanto accaduto sono stati i carabinieri di Gioia Tauro.

La notizia della sparatoria arriva alcune ore dopo lo scioglimento del presidio davanti al municipio della cittadina. Gli extracomunitari avevano raggiunto il Comune dopo gli scontri con le forze dell'ordine di giovedì sera. Durante la manifestazione un uomo ha sparato in aria, ci sono stati momenti di tensione ma nessun incidente. Il prefetto ha promesso agli immigrati: "Vi proteggeremo". La protesta era esplosa dopo il ferimento di alcuni extracomunitari, colpiti con un'arma ad aria compressa. Armati di spranghe, gli immigrati hanno così messo a ferro e fuoco alcune vie della città nonostante l'intervento di polizia e carabinieri schierati in assetto antisommossa. Questo ha fatto infuriare i residenti: "Non è possibile che abbiano creato questa confusione - hanno protestato -. Hanno mandato anche bambini in ospedale e una donna incinta ha abortito, un'altra ha avuto un infarto".

La situazione in tempo reale


23.45 - Cittadini occupano comune di Rosarno.
Alcune decine di abitanti di Rosarno stanno occupando il Municipio per protestare contro la presenza degli immigrati e chiedere che vengano mandati via. I promotori della protesta, mentre altre persone stanno proseguendo il blocco stradale lungo la Statale 18, hanno chiesto di incontrare il commissario prefettizio al quale, secondo quanto hanno riferito, vogliono chiedere di attivarsi immediatamente per fare allontanare gli immigrati che vivono in paese dopo gli incidenti accaduti ieri.
 
22.49 - Al via il trasferimento di 200 immigrati.
E' iniziato da poco il trasferimento dei circa 200 immigrati che erano ospitati nell'ex fabbrica Rognetta, a Rosarno, dove è scoppiata una rivolta di extracomunitari. Gli immigrati, la maggior parte dei quali hanno chiesto loro stessi di essere portati via da Rosarno, saranno trasferiti nel cpa di Isola Capo Rizzuto. Al momento sono arrivati a Rosarno i pullman e diverse decine di immigrati sono gia' saliti a bordo. La situazione appare tranquilla, anche se c'e' un presidio di cittadini che attende di vedere gli immigrati allontanarsi.

21.08 - Presto trasferiti 200 immigrati. Almeno 200 immigrati, responsabili a vario titolo degli scontri avvenuti a Rosarno, saranno trasferiti questa notte stessa al centro di permanenza temporanea di Crotone. In arrivo nel paese della Piana di Gioia Tauro alcuni pullman di ditte private per organizzare il trasporto. Sarebbe questo uno dei primi provvedimenti presi dalla task force organizzata dalla Prefettura di Reggio Calabria.

21.06 - Sassaiola tra abitanti e immigrati. Ulteriori momenti di tensione si sono vissuti, in serata, in località Bosco di Rosarno quando alcuni abitanti della zona hanno cercato di avvicinarsi e accerchiare la struttura ex Esac dove sono accampate centinaia di immigrati e cercando di arrivare allo scontro con loro. Ne è scaturita una fitta sassaiola.
  
20.49 - Sono 37 i feriti a Rosarno.
 L'ultimo bilancio degli incidenti a Rosarno, fornito poco fa dal prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, è di 37 feriti: 19 extracomunitari e
18 uomini delle forze dell'ordine. Uno degli extracominitari feriti a colpi di spranga sulla statale 18 è in gravi condizioni, sottoposto ad intervento chirurgico e ricoverato ora, in codice rosso, in neurochirurgia a Reggio Calabria.

20.40 - Ipotesi allontanamento volontario per gli extracomunitari. La task force costituita presso la Prefettura di Reggio Calabria per far fronte all'emergenza
scoppiata con la rivolta degli immigrati a Rosarno sta valutando la possibilità di attuare degli allontanamenti su base volontaria degli extracomunitari attualmente presenti nell'area della comune della piana di Gioia Tauro. E, a quanto si apprende, questa valutazione avviene in stretto contatto con il Dipartimento per l'immigrazione e le libertà civili del ministero dell'Interno.

20.39 - Loiero: "Pericolosa deriva". "Il nuovo episodio di violenza a Rosarno fa temere una pericolosa deriva e bisogna stare tutti attenti": lo ha detto in serata il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero.

19.55 - Prosegue l'occupazione del Municipio
Il Municipio di Rosarno resterà occupato dai cittadini di Rosarno: è quanto ha deciso l'assemblea, che è ancora in corso davanti al municipio di Rosarno. Una delegazione era andata a incontrare i commissari prefettizi del Comune e anche il Prefetto di Reggio Calabria, arrivato per presiedere il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza.

19.51 - Napolitano: "Fermare ogni violenza"
Occorre ''fermare senza indugio ogni violenza", ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che segue con attenzione l'evolversi della situazione a Rosarno.

19.25 - Manganelli invia contingente polizia
Un "consistente contingente di uomini delle forze di polizia, per assicurare il miglior controllo del territorio e garantire serenità a tutta la popolazione presente", si sta dirigendo a Rosarno su disposizione del capo della Polizia, Antonio Manganelli, sentito il ministro dell'Interno Roberto Maroni e d'intesa con il comandante Generale dell' Arma dei Carabinieri, generale Leonardo Gallitelli.

19.10 - Feriti a sprangate altri due immigrati
Due immigrati sono stati ricoverati all'ospedale di Polissena in Calabria, feriti da spranghe e bastoni. Il ferimento è avvenuto durante scontri sulla Statale 18.

18.53 - Cittadini erigono una barricata
Un centinaio di abitanti di Rosarno, armati di bastoni e spranghe di ferro, ha tirato su una barricata sulla statale 18 all'altezza del km 474, a poche centinaia di metri dai locali dell'ex Opera Sila dove si trovano molti degli stranieri che la scorsa notte hanno dato vita agli scontri.

18.20 - Gambizzati due immigrati
Una sparatoria si è verificata a pochi chilometri dall'accampamento degli immigrati a Rosarno, nel comune di Laureana di Borrello. Due immigrati sono stati feriti alle gambe. I colpi di arma da fuoco sono stati esplosi da ignoti. I due feriti sono stati trasportati in ospedale. A darne notizia i carabinieri di Gioia Tauro.

18.09 - Continuano le proteste dei cittadini
Non è servito a placare gli animi dei cittadini di Rosarno l'esito dell'incontro che il loro comitato ha avuto con i componenti del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Un gruppo di cittadini, dopo avere ricevuto le comunicazioni da parte di uno dei componenti il comitato, continua a stazionare davanti il Comune gridando e rivolgendo insulti alle autorità. ''Vogliamo che gli immigrati vengano cacciati - ha gridato uno dei cittadini - e non ce ne andremo da qui se non saranno adottati provvedimenti concreti e immediati''.

Polizia: difficile identificare chi ha ferito gli immigrati
Sono state avviate ma hanno scarse possibilità di successo le indagini per identificare le persone che a Rosarno hanno ferito con un fucile a pallini due immigrati, scatenando poi la reazione dei loro connazionali, con incidenti e devastazioni in tutto il paese. Secondo quanto riferito dalla Polizia, dovrebbe trattarsi di una reazione a un litigio, scatenatosi per un motivo banale, che qualche abitante del paese ha avuto con qualcuno degli stranieri. Sproporzionata la reazione. Sono scarsi gli elementi per identificare i colpevoli, anche perché gli immigrati feriti hanno fornito in questo senso scarse indicazioni. Si sa soltanto che a sparare sono state persone che erano su due auto in movimento.

17.49 - Risposte dallo Stato. - ''C'é, finalmente, una risposta dello Stato alle nostre istanze e questo è da valutare positivamente''. Lo ha detto uno dei componenti del comitato spontaneo degli abitanti di Rosarno che incontrato il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per conoscere le decisioni prese in merito all'emergenza immigrati. ''Ci hanno chiesto collaborazione, - è stato aggiunto - e noi siamo pronti a darla".

17.05 - Incontro prefetto-cittadini in corso
Un incontro tra una delegazione di cittadini di Rosarno, organizzati in comitato, ed i componenti del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza è in corso da alcuni minuti nella sede della cittadina calabrese. 

17.01 - Don De Masi: "Spari, spedizione punitiva"
"Il ferimento degli immigrati è stato un episodio bruttissimo. Dal mio punto di vista non è stata una ragazzata ma voleva essere una azione punitiva". Lo ha detto il vicario generale della Diocesi di Oppido-Palmi e referente di Libera della Calabria, Don Pino De Masi. Poi ha aggiunto: "non si possono far vivere le persone come animali e pensare che non si ribellino. Qui è in corso una vera emergenza sociale".

17.01 - Il prefetto: "Allentare la tensione"
"E' una situazione di emergenza che va gestita con calma rasserenando il clima. Ci sono decisioni da eseguire ma occorre allentare la tensione". Lo ha detto il prefetto Varratta al termine della riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza svoltosi nella sede del Comune di Rosarno. "Facciano lavorare la task-force costituita su input del ministro Maroni - ha detto Varratta - e una soluzione si troverà. Mi affido al buonsenso dei cittadini e al loro senso di responsabilità".

16.50 - Sette gli immigrati arrestati
Sono sette gli immigrati arrestati complessivamente a Rosarno. Ai quattro immigrati arrestati dai carabinieri se ne aggiungono tre catturati dalla Polizia. Le accuse sono di devastazione, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.

16.52 - Ferite 32 persone: 14 immigrati e 18 tra forze dell'ordine
Sono 14 gli immigrati feriti negli incidenti e 18 i feriti tra le forze di polizia impegnate nei servizi di ordine pubblico.

16.50 - Prefetto: "Non sgombereremo nessuno con la forza"
Non ci sarà, almeno nelle prossime ore, uno sgombero forzato degli immigrati che abitano le strutture fatiscenti alla periferia di Rosarno. Lo ha detto il prefetto di Reggio Calabria, Luigi Varratta, al termine del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza. "Con la forza non sgombereremo nessuno - ha assicurato il prefetto - le persone saranno sottoposte a controlli e poi saranno adottati i provvedimenti previsti dalla legge".  Il prefetto, inoltre, ha garantito che i controlli non riguarderanno solo gli extracomunitari ma anche i datori di lavoro che li sfruttano.

16.45 - Prefetto: "Potenzieremo forze ordine"
Il prefetto Varratta ha reso noto che saranno incrementati gli uomini delle forze dell'ordine preposti all'ordine pubblico a Rosarno, annunciando l'arrivo di 100 unità.

16.33 - Denunciato l'uomo che ha sparato
E' stato denunciato in stato di libertà l'uomo di Rosarno che ha sparato in aria alcuni colpi di fucile a scopo intimidatorio al passaggio davanti a casa sua di un gruppo di immigrati diretti nel centro del paese. Il reato ipotizzato è di spari in luogo pubblico. L'arma risulta legalmente detenuta.

16.21 - Sei arresti: quattro sono immigrati
I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno arrestato sei persone nell'ambito delle indagini sugli incidenti a Rosarno. Quattro degli arrestati sono immigrati, tre ghanesi e un ivoriano, che hanno lanciato pietre e si sono resi responsabili di aggressioni contro carabinieri. E' stata inoltre arrestata una persona che con una ruspa ha tentato di investire un immigrato e un altro abitante di Rosarno che ha tentato la medesima azione con la sua automobile.

14.35 - Niente incontri degli abitanti con il prefetto, continua il blocco stradale
Non c'è stato il preannunciato incontro tra il commissario prefettizio del Comune di Rosarno e la delegazione degli abitanti che stanno attuando il blocco stradale lungo la Statale 18. Secondo quanto ha riferito lo stesso commissario, la delegazione ha rinunciato decidendo di mantenere, almeno per il momento, il blocco stradale. Proseguono intanto le iniziative di Bagnato per ricomporre la situazione nel paese e fare sospendere le proteste da parte degli abitanti.

13.59 - Il commissario: il ferimento di ieri non significa razzismo
"Il ferimento accaduto ieri di due immigrati non è riconducibile a razzismo", ha detto ancora il commissario prefettizio Bagnato, che si accinge a incontrare una delegazione degli abitanti che protestano per la presenza di immigrati in paese. "Si è trattato in realtà di un atto provocatorio e delinquenziale di alcune persone che ha provocato una reazione violenta da parte degli immigrati, con devastazioni e distruzioni. Per quanto ci riguarda siamo molto attenti e vigili su quel che accade nel territorio".

13.18 - Abitanti occupano il Municipio
Mentre prosegue il blocco della Statale 16, alcune decine di abitanti di Rosarno stanno occupando il Municipio per protestare contro la presenza degli immigrati e chiedere che vengano mandati via. La gente ha chiesto di incontrare il commissario prefettizio per esprimergli la volontà comune: che si attivi immediatamente per fare allontanare gli immigrati.

12.49 - Via a una task force del ministero
E' stata costituita una task force guidata dal ministero dell'Interno, del Welfare e della Regione Calabria. E' stato deciso al termine di una riunione convocata al Viminale dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni.

12.40 - Auto bruciate, case danneggiate a Rosarno
E' un paesaggio da guerriglia urbana quello che si presenta lungo la strada che dal centro di Rosarno conduce al centro ricovero ospitato nell'ex Esac. Secondo quanto hanno riferito alcuni abitanti, gli immigrati, mentre si recavano nel centro del paese, si sono abbandonati ad atti di vandalismo danneggiando tutto ciò che trovavano lungo la loro strada. Ci sono alcune auto distrutte da incendi, cassonetti ribaltati, rifiuti bruciati sparsi lungo la strada. Sono visibili i danni provocati dal lancio di pietre su alcune finestre.

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12.35 - Rotondi: su immigrati risultati brillanti del governo
"Ma quale demagogia, il ministro Maroni e questo governo su tutti i fronti, compreso quello dell'immigrazione, hanno ottenuto risultati più che brillanti, badando a risolvere i problemi con i fatti e non con le chiacchiere". Queste le parole del ministro per l'Attuazione del Programma di governo, Gianfranco Rotondi, in merito alla vicenda di Rosarno e alle polemiche sollevate dall'opposizione nei confronti del ministro Maroni.

12.17 - Cinque persone al Pronto soccorso
Cinque persone, fra ieri sera e questa mattina, sono finite al pronto soccorso dell'ospedale di Polistena per ferite riportate durante gli scontri in corso a Rosarno. Si tratta di due extracomunitari e tre persone di Rosarno e alcuni paesi vicini. L'ultimo, un uomo di Giffone, è arrivato questa mattina riferendo di essere stato aggredito. Nelle stesse condizioni anche un altro ragazzo del posto: entrambi, con ferite lievi, sarebbero stati medicati e già mandati a casa. Tra i feriti due extracomunitari, colpiti da pallini di carabina.

12.15 - Il prefetto agli immigrati: vi proteggeremo
"Vi invito alla calma e vi assicuro che avrete adeguata protezione". Lo ha detto il commissario prefettizio del Comune di Rosarno, Francesco Bagnato, alla delegazione di immigrati che ha attuato stamattina la protesta davanti al Comune. "Vi garantiremo - ha aggiunto Bagnato - presidi di sorveglianza davanti ai centri di ricovero. Cercheremo, inoltre, di migliorare le condizioni igieniche in cui vivete, dandovi nuovi container per dormire e bagni chimici. Cercheremo, in sostanza, di darvi una condizione più umana, ma voi dovete tornare alla calma".

12.10 - Associazione nazionale funzionari polizia: colpire xenofobi e rivoltosi
Individure gli xenofobi, espellere rivoltosi e clandestini; premiare chi denuncia lo sfruttamento del lavoro irregolare, perseguire gli imprenditori disonesti. Queste le proposte dell'Associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp) dopo gli scontri di Rosarno. "I fatti di Rosarno - osserva Enzo Letizia dell'Anfp - sono gravissimi: lo Stato deve affermare la presenza immediatamente e con determinazione senza far sconti a nessuno".

12.08 - Gli investigatori: la 'ndrangheta non c'entra
Allo stato attuale delle indagini non risulta un coinvolgimento della criminalità organizzata nei fatti di Rosarno: è questa, finora, l'opinione concorde degli investigatori di carabinieri e polizia che si stanno occupando del caso. Nella zona di Rosarno le cosche della 'ndrangheta dominanti, Pesce e Bellocco, sono dedite ad affari illeciti di vario genere, ma tra queste non c'è lo sfruttamento dei braccianti agricoli extracomunitari, che il più delle volte tendono ad auto-organizzarsi.

11.55 - Scontri tra abitanti e forze dell'ordine
Ci sono stati scontri fra un gruppo di abitanti di Rosarno e alcuni carabinieri e poliziotti, mentre gli immigrati rientravano nei centri di ricovero in cui sono ospitati. Alcuni abitanti della cittadina hanno tentato di raggiungere gli immigrati, ma sono stati bloccati dagli agenti, ma la reazione degli abitanti, anche in previsione di qualche fermo, è stata immediata e violenta, con grida e insulti verso le forze dell'ordine. "Dovete picchiare loro - ha detto un giovane - e non noi, perché sono loro i veri criminali". Resta un clima di intolleranza da parte degli abitanti nei confronti degli immigrati che suscita preoccupazioni tra le forze dell'ordine. In particolare le situazioni di maggiore pericolo riguardano gli immigrati che vengono sorpresi da soli nelle vie del paese.

11.53 - Un immigrato: contro di noi violenze e razzismo
Si sfoga con i giornalisti Sidiki, un immigrato africano di 25 anni, spesso a Rosarno per lavorare nei campi. "Subiamo continuamente - ha aggiunto Sidiki - atti di intolleranza, ma noi siamo lavoratori onesti che vengono qui solo per guadagnarsi il pane e non diamo fastidio a nessuno. Piuttosto, sono intollerabili le condizioni in cui ci fanno vivere perché avremmo bisogno di più igiene e dignità. Non possono prendersela sempre con noi perché non abbiamo nessuna colpa. Adesso ci devono garantire sicurezza perché questo è razzismo".

11.37 - Monsignor Marchetto: basta con le violenze, si torni al dialogo
Sulla vicenda degli immigrati a Rosarano il segretario del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti, monsignor Agostino Marchetto, chiede uno stop alle violenze. "Un uomo di Chiesa non può fare altro che chiedere che termini la violenza e si torni alla ragionevolezza e, pur nel ritorno all'ordine, si cerchi di andare al fondo dei problemi e di capire le ragioni degli uni e degli altri. E' necessario il dialogo. Anche se questa può sembrare inflazionata, resta l'unica strada per cercare la soluzione a problemi difficili in un contesto di crisi che tutti conosciamo".

11.27 - Sassi contro la troupe del Tg2
Durante gli scontri a Rosarno è stata aggredita una troupe del Tg2 e il giornalista Francesco Vitale: un gruppo di immigrati alla vista della telecamera ha lanciato sassi contro il giornalista e il suo operatore. La troupe e lo stesso cronista hanno comunque già ripreso il loro lavoro.

11.17 - Il commissario prefettizio: situazione grave e pesante
"La situazione a Rosarano è grave e pesante. Ho parlato con i migranti e ho detto loro che faremo tutto il possibile per proteggerli. Ma ho anche specificato che non devono confondere l'attacco da parte di singoli con l'atteggiamento di tutta la cittadinanza". Lo ha detto ai microfoni di CNRmedia Domenico Bagnato, commissario prefettizio a Rosarno. "La situazione è grave - ha aggiunto - perché un qualsiasi altro incidente potrebbe innescare nuove tensioni. Sono preoccupato per la reazione violenta degli immigrati. Il problema qui è che questi migranti vengono sfruttati con l'alibi che la crisi dell'agricoltura non permette di utilizzare manodopera regolare".

11.14 - Finita la protesta davanti al Comune
Si è conclusa la protesta degli immigrati davanti al municipio di Rosarno. Il gruppo degli extracomunitari si è sciolto dopo che una loro delegazione è stata ricevuta dal commissario prefettizio, Francesco Bagnato. Durante l'incontro Bagnato ha invitato gli immigrati a sospendere le proteste per consentire il ritorno del paese alla normalità.

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11.16 - Gli immigrati tornano nei centri di ricovero
Dopo la conclusione della protesta davanti al Comune, gli immigrati stanno rientrando nei centri in cui sono ospitati a Rosarno e a Gioia Tauro. La tensione, almeno per il momento, si è allentata, anche se le forze dell'ordine mantengono un presidio soprattutto per evitare contatti tra gli abitanti del paese, tra cui c'è malumore per gli atti di vandalismo compiuti.

10.56 - Fermato un giovane: subito rilasciato 
Ci sono stati momenti di tensione tra un gruppo di abitanti di Rosarno e le forze dell'ordine dopo che un giovane è stato fermato perché stava litigando con un immigrato davanti al municipio. Gli animi si sono calmati dopo che il giovane, che era stato bloccato, di fronte alle proteste degli abitanti, è stato rilasciato. La situazione, comunque, resta assai tesa.

10.52 - Scontri fra cittadini e immigrati
Un gruppo di immigrati è venuto a contatto con un centinaio di abitanti di Rosarno. La situazione al momento, anche se molto incandescente, è tenuta sotto controllo dalle forze di polizia.

10.51 - Gli immigrati davanti al municipio: "Chiediamo il rispetto dei nostri diritti"
Gli immigrati sono arrivati davanti al municipio e una delegazione di cinque di loro è entrata negli uffici. Chiedono che siano rispettati i loro diritti, dice Piervincenzo Canale, direttore responsabile di "AfricaNews". "Chiedono il diritto di lavorare senza essere uccisi per le strade".

10.37 - Anche gli abitanti di Rosarno per le strade: proteste contro gli immigrati
Un gruppo di abitanti di Rosarno ha raggiunto la zona davanti al municipio dove si sono concentrati gli immigrati che stanno attuando la protesta. Tra gli abitanti preoccupazione e malumore per la protesta degli immigrati. Non ci sono stati finora contatti tra i due gruppi grazie anche al presidio massiccio attuato dalle forze dell'ordine. Ma si teme che il tutto possa degenerare.

10.20 - Un uomo ha sparato in aria
Un cittadino di Rosarno ha sparato due colpi di fucile in aria a scopo intimidatorio per disperdere un gruppo di immigrati che si era concentrato davanti la sua abitazione. L'uomo ha sparato i colpi dopo essere salito sulla terrazza della casa. Gli immigrati infatti erano entrati nell'abitazione dove c'erano la moglie e i due figli dell'uomo, e pare che li abbiano assaliti a colpi di pietra, inveendo contro l'uomo e i suoi familiari, e si sono poi allontanati. Sembra che l'episodio si sia risolto senza feriti e senza incidenti.

10.10 - Ripresa la manifestazione degli immigrati
E' stata organizzata una manifestazione di protesta degli immigrati della Piana di Gioia Tauro dopo la guerriglia urbana di ieri sera. A Rosarno si sono riuniti almeno 200 immigrati, in marcia verso il municipio, dove intendono chiedere un incontro con il commissario prefettizio. La tensione è alta, ma, a parte qualche cassonetto rovesciato, finora non ci sono state le violenze di ieri sera. La situazione comunque è tenuta sotto controllo da polizia e carabinieri.

10.08 - Blocchi stradali degli immigrati
Circa duecento immigrati, secondo quanto si apprende da fonti investigative, hanno attuato due blocchi stradali, uno a nord e uno a sud di Rosarno, sulla statale 18, impedendo alle auto di transitare. Ma, nonostante la tensione, non si registrano disordini o incidenti.

9.22 - Maroni: a Rosarno situazione difficile come altrove
"A Rosarno c'è una situazione difficile come in altre realtà, perché in tutti questi anni è stata tollerata, senza fare nulla di efficace, un'immigrazione clandestina che ha alimentato da una parte la criminalità e dall'altra ha generato situazione di forte degrado". Queste le parole del ministro dell'Interno Roberto Maroni ai microfoni di Mattino Cinque su Canale 5. "Stiamo intervenendo con i mezzi e i tempi necessari - spiega - per ora abbiamo fatto una cosa molto importante, cioè porre sostanzialmente fine all'immigrazione clandestina: a poco a poco riporteremo alla normalità le situazioni che lo richiedono".

9.03 - Ripresa la protesta, persone in strada
E' ripresa a Rosarno la protesta degli immigrati africani dopo gli scontri con le forze dell'ordine, con ferimento di alcune persone e danneggiamento di centinaia di auto. Gli immigrati sono usciti dalle due strutture di ricovero in cui sono ospitati e sono scesi in strada, scandendo slogan di protesta. La situazione viene seguita con molta attenzione dalle forze dell'ordine.