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Alluvione,Pisa:"Corsa contro tempo"

Bertolaso: rafforzeremo gli argini

Si lavorerà a pieno ritmo nella zona di Pisa e Lucca per rinforzare gli argini del fiume Serchio dopo i disatri causati nelle ultime ore dall'esondazione del corso d'acqua.

Lo assicura il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso: "E' una corsa contro il tempo, ma ce la faremo. Rinforzeremo gli argini prima di martedì, quando sono previste altre piogge intense". Molto grave la situazione delle strade. Finora duemila le persone che hanno subito danni.

Bertolaso ha sorvolato la valle del Serchio ferita dalla piena e "mitragliata da decine di frane in Garfagnana". "Le situazioni più critiche - ha spiegato - sono quelle di Santa Maria al Colle, a Lucca, e quella della rottura dell'argine del Serchio a Nodica, nel Pisano, che ha compromesso anche il vicino lago di Massaciuccoli". Quanto alla situazione viaria, resteranno chiuse per altri giorni l'autostrada A12 nel tratto tra Viareggio e Pisa e l'A11 a Migliarino. Chiusa anche la statale Aurelia. "Gli automobilisti evitino di recarsi in queste zone", ha detto Bertolaso.

Intanto, si contano i danni, stimati in alcune decine di milioni di euro. "Il governo - ha concluso il responsabile della protezione civile - dichiarerà lo stato di emergenza".

Nell'area pisana colpita dall'alluvione e ora coperta da un "lago" artificiale di 25 chilomettri quadrati ci sono imprese completamente devastate. "Il nostro pastificio - ha detto Marco Conforti - ha 16 dipendenti, siamo costretti a chiudere chissà per quanto tempo. Riforniamo i supermercati e abbiamo paura di perdere i contratti di fornitura per sempre". Oltre 200, secondo la Confederazione italiana agricoltori di Pisa, le aziende agricole danneggiate nel Pisano: "Abbiamo invitato i nostri iscritti - si legge in una nota - a mobilitarsi per i colleghi in difficoltà". Milioni di euro, secondo la Provincia di Pisa, serviranno anche "per una prima ricostruzione dell'argine travolto a Nodica e Migliarino". E il presidente Andrea Pieroni ha aggiunto: "La zona industriale di Migliarino è andata completamente sott'acqua: gli enormi danni che ne deriveranno coinvolgono, tra proprietari e personale delle aziende, circa 2 mila persone. Abbiamo chiesto a Bertolaso che il governo venga in loro sostegno attivando risorse finanziarie e, da subito, speciali procedure per la sospensione delle scadenze fiscali (Iva e altre imposte) o creditizie (rate di mutui)".

Situazione difficile anche in Lombardia, alcuni giorni prima di ripristinare la strada in Valtellina
La situazine resta particolarmente difficile anche in Lombardia, dove alcune strade chiuse, una quindicina di persone evacuate e servizio di acquedotto sospeso per circa 900 persone sono il bilancio degli ultimi giorni di maltempo. L'assessore alla Protezione civile della regione, Stefano Maullu, ha fatto un sopralluogo sulla strada statale 9 dove una frana ha isolato il Comune di Val Masino (Sondrio). Una nota della Regione annuncia che i lavori di ripristino della frana, che aveva già creato disagi a inizio dicembre, inizieranno lunedì e richiederanno alcuni giorni.

Sempre lunedì inizieranno anche i lavori in provincia di Bergamo a Vilmirone di Scalve dove una frana mista a neve sul torrente Tino ha bloccato il servizio dell'acquedotto per 900 persone. Ad Artogne, nel bresciano, dove la caduta di un muro di contenimento ha bloccato una strada comunale dove ora passano solo i mezzi di soccorso, la protezione civile valuterà le misure da adottare. Intanto sempre nel bresciano a Bovegno, dove il giorno di Natale si è verificato uno smottamento, sono state evacuate 15 persone. Nessuno ha lasciato la sua casa, invece, in provincia di Mantova dove è passata senza particolari danni la piena del Secchia e dove i sindaci di alcuni Comuni hanno ritirato le ordinanze di evacuazione.