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"Sollecito incastrato da Amanda"

Mez, avvocato: "Eʼ lʼAmelie di Seattle"

Al processo per l'omicidio di Meredith Kercher, davanti alla Corte d'assise di Perugia, è andata in scena l'arringa dell'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Raffaele Sollecito, il giovane accusato del delitto con Amanda Knox.

Per la Bongiorno, Raffaele è stato incastrato da quest'ultima, è "un allegatino silenzioso di Amanda". L'avvocato ha definito la Knox la "Amelie di Seattle", riferendosi al noto film "Il favoloso mondo di Amelie".

In aula, accanto ai suoi avvocati, Giulia Bongiorno e Luca Maori, siede Raffaele. Poco distante Amanda. Entrambi, da sempre, si proclamano innocenti.  

"Raffaele, allegatino di Amanda"
"In questo processo Raffaele Sollecito sembra essere in 'allegatino' silenzioso di Amanda e non si capisce bene a cosa serve" dice Giulia Bongiorno. Poi prosegue: "AAA cercasi Raffaele Sollecito, di lui in questo processo non si sa nulla. Non si conosce quale sia il suo movente. Amanda la strega, Amanda colma di odio. Ma Raffaele?". "Perfino i titoli sui giornali - sottolinea Bongiorno - sono stati 'chiesto ergastolo Amanda', come se per Raffaele ci fossero stati sei mesi con la condizionale".

"Un processo senza movente"
Poi incalza: "Un processo di omicidio senza movente è un processo che lascia stupefatti". Il legale ricorda la mattina del 2 novembre 2007. "Raffaele ha chiamato i carabinieri e ha atteso insieme ad Amanda il loro arrivo seduto sui gradini davanti alla casa del delitto. Vi pare credibile che un assassino faccia questo?"

"Due complici che non si conoscono"
L'avvocato Bongiorno insiste anche su un altro elemento: "La ricostruzione accusatoria ha il sapore di un'opera incompiuta in cui manca la parte essenziale". Manca la prova della conoscenza tra il giovane e Rudy Guede. ''E' certo - dice la Bongiorno - che i due non si conoscevano al momento del delitto. L'unico elemento che li lega è il capo d'imputazione. Abbiamo dei complici che non si conoscono. Può esistere un patto tra persone che non si conoscono?"

"Errori dei giudici"
Poi, l'avvocato di Raffaele instilla il dubbio: "Raffaele fino a quel giorno coltivava i suoi studi, la sua vita. Poi è inciampato su una impronta che gli ha strappato tutti i sogni. Pm, gup, Riesame e Cassazione individuano nell'impronta il dato oggettivo che incastra Raffaelle. Raffaele è andato in carcere per una impronta che è stata poi attribuita a Rudy Guede. Come mai tutti questi giudici sono incorsi in errori?".

"Amanda, l'Amelie di Seattle"
Per l'avvocato Giulia Bongiorno Amanda Knox è la "Amelie di Seattle", una ragazza che "guarda la gente con gli occhi di una bambina, sprizza energia ed ha un approccio con la vita spontaneo ed imprudente". Il legale richiama così la protagonista del film "Il favoloso mondo di Amelie" alla quale i suoi amici paragonano la giovane americana.