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Cucchi, dubbi su cartelle cliniche

Sospetti per aggiunte fatte a mano

Ci sarebbero due modifiche fatte a mano sulle cartelle cliniche dell'ospedale Sandro Pertini e del carcere Regina Coeli e la vicenda di Stefano Cucchi, il giovane morto forse per un pestaggio in cella, si complica sempre di più.

I dubbi della Procura: sono correzioni normali oppure si può parlare di manomissioni? Anche il rifiuto di Cucchi di non informare la famiglia suscita sospetti. Disposta una perizia calligrafica.

Nella terribile vicenda della morte di Stefano Cucchi ci sono ancora molte le zone d'ombra. Nel diario clinico del carcere Regna Coeli, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, si legge che il detenuto "è giunto nel pomeriggio di ieri quando sarebbe caduto accidentalmente dalle scale". Qui sarebbe stato aggiunto una precisazione ("in libertà"), ritenuta sospetta.

Sul referto del Pertini del 18 ottobre alla firma del medico sarebbero state aggiunte due righe, scritte con una grafia diversa: "Paziente non accessibile, rifiuta visita medica, si sollecita consulenza ortopedica". La visita viene citata due volte nel diario clinico. In quello infermieristico non c'è nessun accenno.

Tra i misteri, c'è anche il diniego di Cucchi di dare notizie ai propri cari. I magistrati hanno acquisito due atti. Nel primo modulo, intestato al Dipartimento amministrazione penitenziaria, del 17 ottobre, Cucchi ha scritto due volte no e firmando ha negato il permesso ai medici del Pertini di informare la famiglia. Nell'altro documento, dell'Asl di Roma B, c'è la data e il nome di Cucchi scritto a penna. La differenza tra i due moduli (il secondo non completo) potrebbe essere spiegata con il fatto che il giovane avesse appunto già compilato il primo.

In ogni caso, i magistrati hanno disposto una perizia sull'unica firma del paziente. Ma se qualcuno avesse voluto falsificare i moduli, è il ragionamento prudente degli investigatori, lo avrebbe fatto su entrambi i documenti.