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Roma, Marrazzo interrogato dai pm

"I soldi servivano anche per la droga"

L'ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, è stato ascoltato dai pm negli uffici della Procura generale presso la Corte d'appello di Roma.

Marrazzo ha lasciato l'edificio coprendosi con una giacca per evitare fotografi e giornalisti. L'ex governatore è stato ascoltato nell'ambito dell'inchiesta sul presunto ricatto. Ai magistrati ha ammesso che i soldi servivano anche per l'acquisto della droga.

Marrazzo è stato ascoltato come testimone nell'ambito dell'inchiesta sul video girato in un appartamento di via Gradoli che ha visto l'arresto di quattro carabinieri. Marrazzo, arrivato intorno alle 16 insieme alla moglie, la giornalista Roberta Serdoz, è stato interrogato dai pm Giancarlo Capaldo e Rodolfo Sabelli. L'ex presidente della Regione Lazio si è poi allontanato a bordo dell'auto del suo legale, l'avvocato Luca Petrucci.

Soldi anche per la droga
"Qualche volta poteva capitare che quei soldi servissero anche per la droga". Lo ha detto l'ex Governatore del Lazio Piero Marrazzo ai magistrati romani che lo hanno sentito come testimone. Marrazzo, secondo quanto si è appreso, è entrato nel merito dei cinquemila euro che aveva pattuito con il trans Natalie in occasione dell'incontro sfociato nell'irruzione dei carabinieri nell'appartamento di via Gradoli.

L'ex governatore del Lazio ha anche aggiunto: "Non mi sono mai sentito ricattato. Io non mi sono accorto che si stava girando un video". Agli inquirenti, Marrazzo avrebbe anche precisato di non aver notato la presenza in quell'appartamento di via Gradoli di Gianguarino Cafasso, il pusher morto nel settembre scorso. Cafasso, secondo la ricostruzione investigativa, avrebbe poi tentato di piazzare il video anche contattando Max Scarfone il fotografo del caso Sircana.