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Nuovi misteri nel video Marrazzo

Cc arrestati: "Volti da non far vedere"

Trapelano i verbali dei carabinieri arrestati per il presunto ricatto nei confronti di Piero Marrazzo: uno dei militari arrestati dice che il video ha una durata di 13 minuti ma che nessuno lo ha visto integralmente perché ci sono dei "volti e delle voci" che non si devono rendere noti.

I Ros hanno poi effettuato gli arresti poco prima che la notizia fosse resa pubblica: il video, secondo il Corsera, sarebbe stato acquistato da Il Giornale di Feltri.

Spunta anche un altro mistero, quello dei soldi. Quanti erano gli euro sul tavolino? Marrazzo dice 5mila, i carabinieri in galera dicono 15mila. E poi i tre assegni dati ai militari "per non rovinarmi", e la cocaina che si trovava nell'appartamento di via Gradoli. Potrebbero essere questi i temi che gli inquirenti affronteranno con l'ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo, che sarà chiamato a rispondere nei prossimi giorni su alcune lacune che riguardano la testimonianza resa la mattina prima degli arresti dei quattro carabinieri coinvolti nell'inchiesta del ricatto sul video compromettente.

Le indagini comunque vanno avanti anche su un altro versante, quello dei presunti vip ricattati. Vip i cui nomi apparirebbero in colloqui informali, tra alcuni transessuali e chi sta indagando sul caso Marrazzo, nomi di personaggi noti che frequenterebbero o avrebbero frequentato l'appartamento di via Gradoli a Roma. Ovvero la casa dove Piero Marrazzo, immortalato in un video, incontrò un transessuale. Le acquisizioni dove i trans avrebbero fatto nomi di uomini importanti sarebbero state fatte circa una settimana fa, appena esploso lo scandalo.

Le acquisizioni di informazioni, non verbalizzate, non si trovano nè negli atti formali nè nelle acquisizioni informative. Alcuni dei trans risentiti ora, compresa Natalie, ovvero il trans che si sarebbero intrattenuto con Marrazzo, però non avrebbero più fatto nomi eccellenti. Anzi avrebbero giustificato il loro atteggiamento discreto con un "calo di affari" dopo lo scandalo. Non esistono comunque, allo stato, ipotesi di reato. Frequentare transessuali infatti non è reato.

Cosa diversa sarebbe se accanto a questi nomi vi fosse un sospetto, se non una prova, di altri ricatti come quello che ha travolto, fino alle dimissioni, l'ex governatore del Lazio. Ed in questa direzione le indagini proseguono.