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Ricattavano Marrazzo,arrestati 4 Cc

Roma, i militari volevano 80mila euro

Quattro carabinieri sono stati arrestati, a Roma, con l'accusa di aver ricattato a scopo estorsivo il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.

I quattro militari, secondo quanto si è appreso, avrebbero preteso dal governatore circa 80mila euro, perché in possesso di un filmato che avrebbe ritratto Marrazzo durante un incontro intimo. "E' stato sventato un tentativo di estorsione basato su una bufala", ha dichiarato Marrazzo.

I pm: "In video Marrazzo con transessuale"
"Un filmato con Piero Marrazzo mentre si intratteneva con un transessuale all'interno di un'abitazione". Questo il passaggio contenuto nel decreto che ha disposto il fermo dei quattro carabinieri infedeli. Nel filmato, si legge nel decreto firmato dai magistrati Giancarlo Capaldo e Rodolfo Sabelli, "si vedono anche della polvere bianca, che, per le caratteristiche, le circostanze e le dichiarazioni rese, consisteva con ogni evidenza in cocaina, nonche' un tesserino sul quale si legge il nome di Marrazzo".

Secondo i magistrati la presenza della presunta cocaina è riconducibile "ad un'intenzionale messa in scena, effetto reso ancor più evidente dalla collocazione accanto del tesserino di Marrazzo che non può ritenersi casuale". Ciò, si legge nel provvedimneto, è "del tutto conforme alle evidenti finalità dell'intervento premeditato e diretto proprio a sfruttare quell'occasione". 

Marrazzo: "Resterò al mio posto"
Dopo il caso che lo ha travolto, il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, resta al suo posto. "Pur con grande amarezza, continuerò con serenità e determinazione il mio lavoro fino all'ultimo giorno della legislatura. Ci sono provvedimenti troppo importanti per i cittadini del Lazio a cui dobbiamo dare esecuzione" dice. Poi: "Ho una famiglia alla quale tengo più di ogni altra cosa e che voglio preservare con tutte le mie forze". "Sono amareggiato e sconcertato - aveva commentato a caldo Marrazzo - per come a pochi mesi dalle elezioni si tenti di infangare l'uomo Marrazzo per colpire il presidente Marrazzo". Il presidente aveva ringraziato "la magistratura e la stessa Arma per la serietà del loro operato".

Gli arrestati
I quattro arrestati sarebbero sottoufficiali di una compagniadi Roma e sono stati bloccati dai loro colleghi del Ros. Gli investigatori del Ros sono arrivati a loro tramite alcune intercettazioni relative a un'altra inchiesta. Il comandante provinciale dei carabinieri di Roma, generale Vittorio Tomasone, ha commentato così la vicenda: "I quattro carabinieri arrestati sono quattro mele marce che abbiamo immediatamente scoperto e isolato dalla istituzione alla quale non sono degni di appartenere". Tomasone ha inoltre sottolineato che "nel corso di alcuni accertamenti sono emersi elementi di responsabilità sull'attività illecita dei quattro militari. Per questo motivo, nel riferire immediatamente alla magistratura quanto stava avvenendo, i quattro sono stati sospesi dal servizio dell'Arma".

Il video
Agli atti dell'indagine sull'estorsione, c'è un filmato di alcuni minuti che ritrarrebbe Marrazzo durante l'incontro intimo. Gli inquirenti hanno intercettato il video mentre era nella disponibilità di un mediatore a Milano, ma occorrerà verificare chi abbia girato il filmato venuto poi in possesso dei militari che hanno ricattato Marrazzo. La vendita del filmato, secondo quanto accertato, è stata proposta in questi mesi a numerose testate giornalistiche, ma nessuno ha mai mostrato interesse per l'acquisto. Da accertare, secondo gli inquirenti, la presenza di droga (cocaina) nell'appartamento dove avvenne l'incontro intimo. Ma su tale circostanza sono in corso ancora indagini. Secondo qualificate fonti giudiziarie, Marrazzo si trovava nell'appartamento per un incontro sessuale mercenario.

Carabinieri accusati anche di rapina
I quattro carabinieri fermati sono accusati anche di aver rapinato il governatore dei soldi dal suo portafogli. Secondo quanto si è appreso da fonti giudiziarie, solo due dei quattro carabinieri fecero irruzione lo scorso luglio in un appartamento privato dove Marrazzo aveva un incontro intimo, e tra l'altro rapinarono il presidente, come lui stesso avrebbe riferito agli inquirenti, dei soldi che erano nel portafogli. I quattro militari sono accusati di estorsione, rapina, violazione della privacy, violazione di domicilio.

Sabato gli interrogatori
I quattro saranno interrogati domani nel carcere di Regina Coeli a Roma. Gli interrogatori di garanzia saranno effettuati dal gip Sante Spinaci che dovrà decidere sulla richiesta della procura di Roma, dell'emissione di quattro ordinanze di misure cautelari in carcere. L'inchiesta è coordinata dal procuratore di Roma, Giovanni Ferrara, dall'aggiunto Giancarlo Capaldo e dal pm Rodolfo Sabelli.