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Mez,pc Sollecito online nella notte

Difesa:"Era collegato durante omicidio"

Il consulente informatico nominato dalla difesa di Raffaele Sollecito ha tentato di dimostrare che durante l'ora della morte di Meredith Kercher l'imputato si trovava a casa sua e stava utilizzando il suo computer portatile per vedere un film in dvd.

Sollecito tra le 9,30 e le 23 avrebbe visto una pellicola "Il meraviglioso mondo di Amelie" in compagnia di Amanda Knox. L'esperto ha analizzato il computer del giovane pugliese e i dati della rete Internet.

Si è poi concluso l'esame dei testimoni citati da accusa, difese a parti civili nel processo a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher. L'udienza davanti alla Corte d'assise di Perugia è stata quindi rinviata al 9 ottobre prossimo alle 15.30 per esaminare le richieste di integrazione istruttoria delle parti. L'ultimo testimone a deporre è stata la genetista Sara Gino, consulente della difesa Knox, che ha nuovamente contestato le conclusioni della polizia scientifica sulle analisi delle tracce biologiche. "Il Dna non ha le ali - ha detto - ma vola. In un laboratorio dove si esaminano centinaia di campioni il rischio di contaminazione esiste e va preso in considerazione".

Il padre di Sollecito: "Siamo stati fortunati"
"Siamo stati molto fortunati perché sono emersi dati oggettivi che hanno escluso ogni responsabilità di mio figlio in questa terribile vicenda": Francesco Sollecito, il padre di Raffaele, ha risposto così a chi gli ha chiesto un giudizio complessivo sulle testimonianze prodotte nel processo a carico del figlio e di Amanda Knox per l'omicidio di Meredith Kercher.

Il neurologo: "Falsi ricordi di Amanda"
Nella precedente udienza aveva deposto il neurologo Carlo Caltagirone, consulente della difesa della Knox, il quale ha puntato la sua deposizione sui "falsi ricordi" dovuti allo stress. Un quadro che ad avviso dell'esperto può essere applicato a quanto vissuto dalla giovane americana prima di essere arrestata quando accuso' dell'omicidio di Meredith Kercher Patrick Lumumba, poi prosciolto da ogni addebito. Ma il musicista congolese è sicuro che la studentessa di Seattle abbia fatto il suo nome "per depistare le indagini".

Al termine di questa giornata, quasi sicuramente il 2 ottobre, i giudici esamineranno le richieste di integrazione probatoria. E' praticamente scontato che le difese chiedano ai giudici di disporre nuove perizie sulle tracce del Dna e sul coltello considerato l'arma del delitto. La procura ritiene invece esauriente il quadro accusatorio. Nei prossimi giorni i pm Manuela Comodi e Giuliano Mignini faranno comunque una ulteriore valutazione degli atti per decidere se avanzare istanze.