FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Di Canio a Gdf: "Conosco chi conta"

Ex calciatore denunciato: non ho offeso

Giornata nera per l'ex calciatore della Lazio Paolo Di Canio.

Come racconta il Corriere della Sera, l'ex atleta ha dato spettacolo a Porto Santo Stefano. Fermato da una pattuglia delle Fiamme Gialle per un controllo Di Canio se l'è presa coi finanzieri: "Conosco chi conta. Vi faccio trasferire". Poi è salito sul traghetto per poi scendere, costretto dagli agenti che lo hanno denunciato. L'ex calciatore ha poi replicato: "Non ho offeso nessuno".

I finanzieri operavano un normale controllo sugli "indici di capa­cità contributiva", un accerta­mento che all’Argentario, dove quoti­dianamente arrivano vip e ma­gnati con yacht e macchine di lusso, è prassi. Alla richiesta dei documenti per­sonali l'ex laziale è esploso iniziando a offen­dere gli agenti, minacciandoli di farli trasferire e di chiamare a Roma persone "che conta­no". Alle parolacce si è aggiunto un proverbiale: "Ma andate a prendere i brigatisti, invece di infastidire un onesto cittadino".

Di Canio si sarebbe poi rifiutato di firmare il verbale di accertamento, salendo in auto sul traghetto in partenza per l'isola del Giglio. A quel punto i finanzieri l'avrebbero raggiunto ed è partita una serrata trattativa tra l'ex calciatore, i militari della Fiamme Gialle e molti viaggiatori, infastiditi per il ritardo causato dalla lite in corso. Di Canio è stato costretto a scendere e a trascorrere più di un'ora in caserma. Risultato: vacanze ritardate ed una denuncia per minacce e resistenza a pubblico ufficale.

La replica di Di Canio: "Nessuna offesa"
"C'è stato un momento di accaloramento, mi assumo le mie resposabilità e dirò le mie ragioni, come faranno giustamente i finanzieri: ma non ho offeso nessuno e non ho pronunciato le frasi che giornali e siti mi hanno attribuito. Questo è l'aspetto che mi indigna e al quale tengo di più". Paolo Di Canio ha voluto dare la propria versione su quanto accaduto a Monte Argentario. L'ex calciatore ha raccontato di essere arrivato per primo all'imbarco per il Giglio e di aver ricevuto la richiesta dei documenti per un controllo di routine della Guardia di Finanza solo poco prima della partenza.

"Per scrivere due righe su un prestampato hanno impiegato molti minuti rischiando di farmi perdere il traghetto e a quel punto mi sono lamentato. Mi sono sentito rispondere 'Possiamo trattenerla quanto vogliamo' e allora ho reagito dicendo 'state facendo i fenomeni, questo è un abuso'. Ma non ho mai detto frasi del tipo 'Non sapete chi sono io, conosco chi conta'. Non è un atteggiamento nel dna, nel mio modo di fare e nella mia educazione".

C'e' stato anche un seguito sul traghetto dove Di Canio è stato raggiunto dai finanzieri per essere portato in caserma. "Ho alzato le braccia - ha proseguito - ho fatto resistenza passiva. Mi hanno strappato calzoncini e maglietta e ho detto 'fate questo abuso fino in fondo, portatemi via di forza e in manette'. Ho avuto la solidarietà della gente e poi mi sono deciso a seguire i finanzieri guardando i bambini che aspettavano di partire con le famiglie col traghetto già in ritardo". "Ci metto la faccia sul mio comportamento, ma non voglio rispondere di quello che non ho detto o fatto", ha concluso.